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Per l’Atalanta è finito un ciclo?
Calcio, per l’Atalanta è finito un ciclo?
Nel calcio moderno in cui a farla da padrone sono gli ingaggi milionari e i costi folli per i cartellini dei giocatori ci sono ancora delle società che riescono a competere ad altissimi livelli senza spendere una fortuna, basando tutto su idee e progettualità. Tra queste ultime l’Atalanta è sicuramente una delle più belle realtà del calcio europeo, nonostante quest’anno i bergamaschi stiano rendendo al di sotto degli standard cui ci avevano abituato negli anni passati.
I bergamaschi perdono contro il Lipsia ed escono dall’Europa League
L’Atalanta per idee, gioco e calciatori è a mani basse la squadra più “europea” d’Italia, dove per europea si intende una compagine che fa del pressing asfissiante e delle brucianti ripartenze il proprio marchio di fabbrica. Dopo aver conquistato per tre anni consecutivi il pass per la Champions ed essersi comportati egregiamente sia in campionato che in Europa, quest’anno l’Atalanta ha accusato più di una difficoltà soprattutto nella nostra Serie A TIM dove ha accumulato uno svantaggio significativo nei confronti della zona Champions e della zona Europa League, attualmente occupata da Roma e Lazio. Eppure resta la sensazione che questa squadra non sia ancora giunta a fine corso ma che, semplicemente, questa stagione sia di transizione e che il progetto della Dea sia ancora vivo e vegeto e pronto a spiccare nuovamente il volo. L’Atalanta è tra le poche squadre in Italia ad avere uno stadio di proprietà, il Gewiss Stadium, tra le poche a investire nei settori giovanili e tra le pochissime ad aver compreso l’immensa importanza di investire nella tecnologia e nello stringente legame che ormai c’è tra calcio e tecnologia. Tale tendenza è stata registrata non solo nell’analisi del gioco avversario e nella preparazione della partite avversarie, ma anche e soprattutto nella capacità innata dell’Atalanta di aprirsi al mondo del web per raccontare la propria storia e la passione dei propri tifosi. Ormai il calcio è diventato parte integrante dell’industria dell’intrattenimento, a partire dai classici videogiochi per console fino ai siti come quello di Betway Casinò, il tema football nei videogames é sempre piú presente, senza parlarle ovviamente delle serie televisive che sono ad ambientazione calcistica e, in tal senso, appare doveroso ricordare come proprio l’Atalanta sia stata scelta da una televisione polacca come soggetto per un documentario sul calcio italiano diffuso anche in streaming.
Gasperini deve cambiare qualcosa o è stato penalizzato dagli infortuni?
Se l’Atalanta negli ultimi anni è riuscita a scalare le gerarchie del calcio europeo, passando da una società che lottava per salvarsi a una compagine che se la gioca alla pari con le migliori squadre del Vecchio Continente, il merito è anche e soprattutto di Gian Piero Gasperini che a Bergamo ha trovato la propria dimensione ed è riuscito a fare la differenza come mai gli era accaduto in carriera. La sensazione è che la Dea e Gasperini siano fatti per stare insieme e che, sotto la sapiente guida del tecnico italiano e la supervisione del presidente Percassi, davvero l’Atalanta abbia tutte le carte in regola per risiedere stabilmente nel calcio che conta. Resta però da capire se i risultati deludenti di questa stagione siano attribuibili a un inevitabile calo fisico e mentale della squadra, associato a un po’ di sfortuna o se, invece, questa squadra sia arrivata alla fine di un ciclo. La risposta a questo quesito non è semplice, e ciò in quanto sembra proprio che sia un insieme di questi fattori ad aver determinato una discesa nella performance della squadra di Gian Piero Gasperini. Sicuramente negli anni passati il team era stato trascinato dallo straordinario talento di Papu Gomez e di Josip Ilicic, che erano riusciti a diventare gli uomini squadra e avevano consentito all’Atalanta di giocare il più bel calcio d’Italia. Dopo la partenza di Gomez e i problemi accusati da Ilicic, però, qualcosa si è rotto, e i sostituti non sono stati in grado di esprimersi ai livelli cui i loro predecessori avevano abituato i tifosi bergamaschi. Come se non bastasse, quest’anno Gasperini ha dovuto fare a meno, per buona parte della stagione, dei due attaccanti titolari e, inevitabilmente, sono iniziati a giungere i risultati negativi. Sia Zapata che Muriel, che l’anno scorso avevano sfiorato i 20 goal a testa in campionato, quest’anno sono stati tenuti ai box per lunga parte di stagione da infortuni muscolari e la Dea non è riuscita a sopperire alla mancanza in campo dei suoi bomber. A ogni modo, l’impressione diffusa è che qualcosa debba cambiare e che questa squadra necessiti di innesti di qualità in grado di innalzare in maniera significativa il tasso tecnico e di personalità della squadra.
Nonostante gli scarsi risultati sportivi conquistati in questa stagione 2021-2022, l’Atalanta resta una delle società più interessanti di tutto il calcio europeo e siamo sicuri che Gasperini e Percassi riusciranno a superare queste difficoltà che fanno parte del fisiologico percorso di crescita di una società di provincia che, con idee e programmazione, è riuscita a sconvolgere gli equilibri del calcio italiano ed europeo.
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