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Cronaca

Festa a sorpresa a Gandino per il maestro Mario Castelli

Tromba, campanine e rataplam: festa a sorpresa a Gandino per il maestro Mario Castelli

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Una festa in musica, destinata a condividere con parenti e amici la gioia di una carriera ricca di soddisfazioni. Domenica 15 maggio, nell’area dell’antico Palazzo Giovanelli, è stato festeggiato a Gandino il maestro Mario Castelli, 86 anni, che vanta un pluridecennale impegno con la tromba e l’arte campanaria. L’evento, coordinato dal nipote Fabio Rinaldi che da tempo affianca Castelli nel suono d’allegrezza, è stato condiviso con gli amici del gruppo Rataplam, attivo dal 1994 e guidato da Teresa Villa. Alla festa, fra i tanti che hanno salutato Mario Castelli, c’erano la moglie Carolina, la figlia Anna (dall’Olanda sono arrivati i saluti dell’altra figlia Silvia), Francesco Zani di Dossena, cultore di musica tradizionale, l’assessora slla cultura del Comune Mariangela Rudelli, il coordinatore de Le Cinque terre della Val Gandino ed Emilio Guadagno di Gandinoweb Tv.

Mario Castelli è un profondo studioso dell’arte campanaria. Dopo una brillante carriera con la tromba nell’Orchestra della Rai a Milano, ha avviato un lavoro meticoloso di ricerca, trascrivendo sul rigo musicale oltre duecento brani della tradizione gandinese, sino ad oggi tramandati “ad orecchio”. Insieme al nipote Fabio Rinaldi opera principalmente a Cirano di Gandino e sul concerto della Basilica installato da Giacomo II Crespi di Crema alla fine del 1700, prima concertazione italiana di 10 campane, in scala diatonica si maggiore. Un lavoro legato alla tradizione che nel Gruppo Rataplam, con cui collabora esattamente da dieci anni, ha trovato compimento nel lavoro di ricerca della formazione, che propone contrabbasso, cornamusa, baghèt, fisarmonica, mandolino, chitarra e campanine, gli antichi xilofoni di cui Mario Castelli è grande virtuoso.

Teresa Villa ha consegnato a Castelli una preziosa targa di cristallo, ringraziando Castelli per la condivisa competenza e la pazienza, invitandolo a non disdegnare, senza impegno  qualche “ritorno di fiamma” ckn il gruppo. Il ringraziamento finale, apprezzatissimo, è arrivato con le note de la “Manfrina di Gandino” (trascritta dal prof. Zani e inserita nel 2009 nel disco “Fila balà, fila cantà” dei Rataplam) e la Mazurka di Leffe, ma anche con il brano “La camicia di Garibaldi”.Per tutti e per Mario un applauso infinito che resterà fra i ricordi più belli.

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