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Cultura

Beato Alberto da Villa d’Ogna, conferenza a Gandino

Venerdì 8 luglio alle 20.45 a Gandino la presentazione del Volume “Alberto da Villa d’Ogna e la sua Comunità”

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“La storia di un uomo aperto al mondo”. E’ in programma venerdì 8 luglio 2022 alle ore 20.45 presso l’Auditorium mons. Maconi del Centro Pastorale di Gandino la presentazione, proposta dal Gruppo Culturale Lumen, del volume “Alberto da Villa d’Ogna e la sua Comunità”, edito da Pliniana nel 2021.

Alberto di Villa d’Ogna (Villa d’Ogna, 1214 – Cremona, 7 maggio 1279) è stato un religioso italiano, appartenente al Terz’Ordine dei Domenicani. È stato proclamato beato il 9 maggio 1748 da Papa Benedetto XIV. La sua data di culto è stabilita al 7 maggio. Alla serata saranno presenti i quattro autori del volume: Maria Teresa Brolis (studiosa del Medioevo), Giovanni Brembilla (docente di scuola superiore, master in storia moderna), Andrea Capelli (archivista del Seminario Vescovile “Giovanni XXIII” di Bergamo) e Luca Pendezza (laureato in storia e vicesindaco di Villa d’Ogna).

“Attraverso l’edizione critica di alcune fonti storiche – scrive la Biblioteca Diocesana di Bergamo in un recente invito alla lettura –  l’analisi di documenti e atti conservati presso gli archivi storici della città e della provincia e l’interpretazione delle opere d’arte che raffigurano il protagonista del libro, gli autori vogliono ripercorrere le vicende del beato Alberto da Villa d’Ogna, tracciando un percorso che comincia sì nel XIII secolo, quando visse il beato, ma che prosegue fino ai giorni nostri, un percorso attraverso i luoghi di condivisione della memoria e di trasmissione del culto di questo personaggio, dal corso del fiume Serio (cammino svolto dallo stesso Alberto durante la propria vita) fino alla Catalogna, dal Tirolo austriaco fino ad Oltreoceano, nella terra messicana, per tornare, infine, nella patria nativa dell’Alta Val Seriana.

Gli autori compiono un percorso strettamente cronologico: inseriscono la figura del beato sia nel contesto dei santi laici medievali che in quello della storia della Val Seriana medievale, con l’identificazione di colui che promosse la devozione di Alberto nella città di Bergamo fin dagli anni Ottanta del Duecento; ampio spazio viene poi assegnato all’analisi dell’evoluzione del culto, affidandosi a fonti bibliografiche, documentarie e storico-artistiche che mettono bene in evidenza la diffusione della figura del beato dapprima come santo contadino-operaio, poi come terziario domenicano (che gli ha permesso di essere conosciuto in tutto il mondo), e nuovamente come modello di cristiano lavoratore, a stretto contatto con la propria gente e la propria terra; viene analizzato, infine, il ritorno alla comunità d’origine, Villa d’Ogna, ove il corpo dello stesso beato venne ricondotto a inizio Novecento, dopo che era stato sepolto per secoli presso la chiesa di S. Mattia a Cremona, dove morì nel 1279”. La serata è ad ingresso libero.

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