Cronaca
Un densitometro all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dall’Associazione Oncologica Bergamasca
Innovativa strumentazione per la valutazione della salute delle ossa,
particolarmente utile per lo screening dei malati oncologici
È stato consegnato ufficialmente oggi dal Presidente dell’Associazione Oncologica Bergamasca Maurizio Radici al Direttore dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII Beatrice Stasi il nuovo densitometro, un avanzato macchinario per il monitoraggio della salute ossea dedicato ai pazienti oncologici in terapia con farmaci ormonali. Una richiesta arrivata qualche mese fa dall’Unità di Oncologia Medica e dall’Unità di Malattie Endocrine 1 – Diabetologia che l’Associazione, operativa dal 1999 all’interno dell’Ospedale cittadino, ha voluto accogliere per fornire uno dei più avanzati sistemi diagnostici oggi disponibili.
L’apparecchio permette di misurare la densità dell’osso in punti chiave, di ottenere informazioni sulla struttura e valutare la presenza di fratture a livello del rachide, attraverso l’acquisizione di immagini di elevate qualità.
“Si tratta di un grande passo in avanti nello screening dell’osso – ha sottolineato Maurizio Radici, Presidente di A.O.B. – perché grazie a questo macchinario i pazienti oncologici possono effettuare in un’unica seduta due esami che prima avvenivano in due momenti diversi: la MOC e la morfometria. Nella nostra mission da sempre c’è l’attenzione al malato e il supporto nel facilitare il percorso di cura: questa donazione è dunque un atto concreto che va in questa direzione”.
La nuova strumentazione, collocata nel Reparto di Radiologia dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII e già operativa, ha tempi di acquisizione più rapidi del precedente, riducendo il disconfort del paziente che deve eseguire l’esame. La morfometria, un equivalente della radiografia della colonna, consente di eseguire uno screening delle fratture vertebrali con una netta riduzione dell’esposizione a radiazioni rispetto alla radiografia tradizionale. Grazie alla presenza di un apposito braccio rotante il paziente non deve porsi in decubito laterale ma rimane supino, rimanendo in una posizione più confortevole e garantendo allo stesso tempo una più stabile acquisizione dell’immagine. Abbinato alla macchina, anche un apposito software (Trabecular bone score) che permette di ottenere informazioni sulla struttura e qualità dell’osso, attraverso un’elaborazione basata sull’immagine desitometrica della colonna, che non richiede al paziente alcun tempo e alcuna esposizione a radiazioni aggiuntiva.
“Ringrazio l’Associazione Oncologica Bergamasca a nome di tutta l’Azienda che rappresento – ha dichiarato Maria Beatrice Stasi, Direttore Generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII –. Questa donazione conferma ancora una volta il sostegno che da tanti anni l’Associazione rivolge ai malati di tumore in cura negli ospedali di Bergamo e di San Giovanni Bianco. Grazie a questo strumento possiamo ottimizzare ulteriormente lo screening e il monitoraggio della salute dell’osso, in particolare nei casi di tumore alla prostata e di tumore al seno, dove la chemioterapia e i trattamenti ormonali espongono a pazienti ad un rischio maggiore di osteopenia ed osteoporosi”.
Nella foto da sinistra: Maria Beatrice Stasi, Fabio Pezzoli Direttore sanitario, Carlo Alberto Tondini Direttore Unità di oncologia, Maurizio Radici, Paolo Marra radiologo, Manuela Scarcello case manager Unità di oncologia, Antonio Castaldello responsabile per la DPSS del dipartimento di diagnostica per immagini, Roberto Trevisan Direttore Unità di malattie endocrine 1 – Diabetologia
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