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Cronaca

Alta Valle Seriana: quello del medico di base dissidente diventa un caso

Passato sotto traccia fino ad oggi, quello del medico di base a cui si sono rivolti i sindaci dell’alta Valle Seriana per ottenere chiarimenti riguardo al suo operato, è ormai un caso sollevato da mesi dal consigliere comunale di Valbondione Semperboni

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Quattro sindaci dell’alta Valle Seriana scrivono ad un medico di base per chiedere conto del suo operato non sempre lineare e rispettoso delle linee condivise con stesse le amministrazioni. Stiamo parlando dei sindaci di Gandellino (Flora Fiorina), Gromo (Sara Riva), Valbondione (Romina Riccardi) e Valgoglio (Angelo Bosatelli) che, nei giorni scorsi, hanno inviato una lettera è stata inviata al dottor Luca Natalino Presepio e diffusa per conoscenza anche alla cittadinanza dei quattro comuni.

A rivendicare questa battaglia di un servizio pubblico essenziale in un territorio svantaggiato com’è quello dell’alta Valle Seriana è Walter Semperboni, consigliere comunale di Valbondione, che già da mesi aveva chiesto un incontro pubblico per chiarire l’operato del medico.

“Il mio disquisire – scrive Semperboni alla nostra redazione – è sul come e perché su una problematica tanto delicata ed importante, visto come si parli di salute, il perché appunto i 4 sindaci, non abbiano avuto l’intelligenza e la delicatezza istituzionale di indire un’assemblea congiunta e spiegare ai propri cittadini la situazione. Da Consigliere Comunale di Valbondione, non da oggi, ma dal 4 febbraio corrente anno, denunciai su un giornale locale la poca professionalità del dottor Presepio, visto come i “sintomi” fossero ben visibili alla gran parte dei cittadini. Nonostante il mio interessamento di fronte a tutti gli amministratori locali oggi ci si ritrova a leggere una lettera, a mio parere tardiva e fanciullesca, dopo ben nove mesi dal mio grido di allarme. Purtroppo ad oggi dopo un lasso di tempo così spropositato, la questione rimane inevasa e forse pure notevolmente aggravata visto i toni della lettera. Rimango perplesso da come questa criticità sia stata gestita”.

Il testo della lettera

Oggetto: richiesta chiarimenti

Egregio dott. Presepio,
scriviamo la presente per invitarLa a fare chiarezza, una volte per tutte, sul mancato avvio del servizio di supporto amministrativo nei Comuni di Gandellino, Gromo, Valbondione e Valgoglio nonché a porre fine alle condotte diffamatorie da Lei perpetrate nei confronti degli scriventi.

A tale fine si rende utile un breve excursus relativo alla vicenda che qui ci occupa:
– nel 2021 i Comuni di Gandellino, Gromo, Valbondione e Valgoglio pubblicizzavano il progetto di supporto amministrativo, ragione per la quale Lei decideva di prestare servizio come medico di medicina generale nell’ambito da noi amministrato a partire dall’estate 2021;
– nel mese di febbraio 2022 gli scriventi Comuni chiedevano alla Comunità Montana Valle Seriana le risorse per istituire nuovamente il summenzionato servizio;
– medio tempore i Comuni, in attesa di risposta da parte della Comunità Montana, reperivano risorse proprie per prorogare il servizio per tutto il mese di agosto 2022;
– l’impegno dei Comuni veniva tuttavia vanificato dalle Sue numerose assenze;
– la Comunità Montana Valle Seriana, con d.g. del 09.08.2022, concedeva ai Comuni un altro generoso contributo per istituire il servizio di supporto amministrativo per la durata di un anno;
– conseguentemente, i sottoscritti convocavano un incontro con Lei e con Ats per fare chiarezza e definire i termini dell’accordo; in detta occasione, ossia in data 27.09.2022, Lei comunicava la Sua disponibilità a ritirare le dimissioni a condizione che i Comuni le garantissero il servizio di supporto amministrativo;
– faceva seguito proposta ufficiale da parte dei Comuni di rinnovo del servizio alle medesime condizioni dell’anno appena trascorso che, di tutta risposta, Lei ha rigettato con motivazioni pretestuose e infondate.

In merito a quest’ultimo punto teniamo a precisare che il servizio viene messo a disposizione del medico qualora quest’ultimo garantisca l’apertura di almeno un ambulatorio per ogni Comune.
Capisce bene che sia gli Amministratori locali che i rispettivi cittadini, che vedono destinare risorse pubbliche a un servizio di cui Lei usufruisce, si aspettano che sia da Lei garantita l’apertura degli ambulatori nei Comuni.

È altresì evidente il fatto che Lei sia libero di mantenere l’apertura di un solo ambulatorio per ambito, così come hanno scelto di fare altri medici presenti sul territorio, ma a quel punto non può aspettarsi che i Comuni mettano a Sua disposizione un servizio per ritrovarsi con gli ambulatori chiusi.
In sintesi: qualora Lei decida di avvalersi del servizio di supporto amministrativo erogato dai Comuni è tenuto a garantire ai Comuni l’apertura degli ambulatori, comunicando agli Enti i giorni e gli orari per approvazione. Di contro, non può di certo pretendere di utilizzare i soldi dei contribuenti senza svolgere un servizio nei confronti di questi ultimi.

Non comprendiamo, tra le altre cose, per quale motivo Lei stia mettendo in discussione un progetto che aveva rappresentato, un anno fa, il vero motivo per il quale aveva deciso di diventare medico di base di questo ambito e che, fino a poco tempo fa, ci ha più volte insistentemente chiesto di riproporre.

Cogliamo altresì l’occasione per sollecitare il pagamento della seconda rata del canone di locazione degli 8 ambulatori messi a Sua disposizione oltre un anno fa che, nonostante la esigua somma richiesta (pari a soli 125,00 € al mese comprensivi di tutto), è rimasta insoluta.

Tanto dovevamo a Lei e, soprattutto, ai nostri cittadini.
Distinti saluti.

IL SINDACO DI GANDELLINO Flora Fiorina
IL SINDACO DI GROMO Sara Riva
IL SINDACO DI VALBONDIONE Romina Riccardi
IL SINDACO DI VALGOGLIO Angelo Bosatelli

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