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Cronaca

I disservizi del trasporto pubblico raccontato da una studentessa della Valle Seriana

Entro poco meno di due mesi Bergamo e Brescia saranno ufficialmente ‘Capitali della Cultura 2023’: è questo che vogliamo mostrare alle orde di turisti che verranno a visitare i nostri territori?

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Dopo l’inizio dell’anno scolastico sono ancora molte le segnalazioni che la nostra redazione riceve riguardanti il trasporto pubblico in Valle Seriana, e, per quanto possa essere stancante leggerne, siamo convinti non debbano finire nel dimenticatoio. Ciò che studenti, lavoratori, pendolari sono costretti a subire tutti i giorni è sempre più inaccettabile. Oggi condividiamo il racconto di una studentessa.

“La compagnia del trasporto pubblico ARRIVA Italia copre tutto il territorio della Valle Seriana fino alla stazione di Bergamo – spiega la ragazza -. Gli orari delle varie linee, facilmente consultabili sul sito della compagnia, specificano che usufruendo di pullman diretti alla stazione di Albino, si dovrebbe arrivare in tempo per poter prendere la coincidenza con la TEB Albino-Bergamo, che, sempre secondo queste tabelle, farebbe partire i propri mezzi 4 minuti dopo l’arrivo del pullman SAB alla stazione. Ma la realtà è ben diversa: non è sempre scontato poter arrivare in tempo ad Albino per prendere la TEB, spesso e volentieri gli orari non vengono rispettati e di conseguenza la tabella di marcia di ogni persona che usufruisce di questi servizi viene automaticamente scombinata”.

La riflessione della giovane si estende al problema del traffico veicolare: “Prima di tutto – continua -, bisogna puntare il dito verso il traffico che, per ovvi motivi, affolla le strade e provoca code e ritardi e a cui difficilmente si può porre rimedio. Ma la restante parte di responsabilità è da attribuire alla compagnia con pullman in ritardo o che addirittura non arrivano nonostante siano indicati sulle tabelle. ARRIVA è l’unica compagnia utilizzabile dagli abitanti della Valle, i soldi pagati loro per le corse sono molti, gli abbonamenti sono spesso difficilmente abbordabili dalle famiglie, e nonostante i sacrifici non c’è mai la sicurezza di arrivare in orario, a scuola, in università, al lavoro, non si sa neppure a che orari sarà possibile tornare alle proprie case, visto che i mezzi che dovrebbero permettere il ritorno alle proprie abitazioni sono meno di quelli dell’andata, e ci si ritrova ad attendere mezz’ore, ore, in piedi, sperando di veder arrivare un pullman. Sono tante cose che le persone vedono e che non dicono, forse per buoni motivi, ma sono anni che si parla del disservizio dei trasporti nella nostra Valle, tante le voci che si sono alzate, ma veramente pochi gli interventi considerevoli”

La ragazza conclude con una domanda lecita: “Entro poco meno di due mesi Bergamo e Brescia saranno ufficialmente ‘Capitali della Cultura 2023’: è questo che vogliamo mostrare alle orde di turisti che verranno a visitare i nostri territori? Perché cultura non sono solo opere d’arte e piatti tipici, sono anche le nostre persone, le nostre compagnie e ciò che mostriamo di saper fare assieme per migliorarci”.

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