COLERE
A Colere chiude anche l’ultimo benzinaio – La lettera di un cittadino
Dopo la chiusura della banca a Colere chiude anche l’ultimo benzinaio. La lettera di un cittadino: “Nessuno è sceso in piazza”
Lettera di un cittadino di Colere che riporta all’attenzione della nostra redazione la chiusura dell’ultimo benzinaio nel comune della Val di Scalve . La lettera: “Dopo il rinvio dell’apertura degli impianti sciistici a Colere, a causa di ritardi nelle procedure del Comune per il rilascio della concessione hanno causato al Comune un mancato introito di 21mila euro. Dopo la chiusura definitiva dell’unica banca esistente nel capoluogo, ora è la volta del distributore di benzina nella contrada Dezzo, sempre sotto la giurisdizione di Colere”.
“Il distributore è l’unico in funzione sull’asse che serve Colere, Vilminore ed Azzone – prosegue la lettera-. Dopo la chiusura, rimarrà attivo solo il distributore di Schilpario, il paese più esterno di tutti. In tutte queste vicende, la popolazione ha brontolato un pò, ma alla fine ha accettato gli eventi ignorandone per ora i danni che deriveranno all’intera popolazione della Valle di Scalve. Il Sindaco di Colere che è anche Presidente della Comunità Montana di Scalve, è il centro decisionale dello sviluppo generale della Valle. Dopo le lungaggini sugli impianti, ha lasciato fare per la Banca, senza cercare alternative e deliberando di trasferire la sua Tesoreria a Bancoposta. I suoi cittadini anziani, commercianti e imprenditori si stanno arrangiando per risolvere come possono la mancanza dei servizi bancari, con spese di trasporto non indifferenti”.
“Il distributore potrebbe fare la stessa fine, con la prossima chiusura, se non si trova qualcuno che ritiri tutto il complesso o rilevi la licenza o trasferirla in altro paese della Valle di Scalve. In questo caso il paese più indicato sarebbe certo Colere centro (a cui fa parte Dezzo), dove fino ad una ventina d’anni fa c’era un suo distributore. Si tratta di individuare un’area idonea, che andrebbe scelta dal sempre Comune. Ma quando? Il tempo passa. Si nota un certo malumore sulle mancate decisioni degli amministratori, anche se finora nessuno è sceso in piazza”.
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