A 3 anni dai drammatici giorni del Covid ad Alzano si presenta la fontana monumentale

Tre anni fa, sabato 22 febbraio 2020, Alzano Lombardo e tutti i comuni della Val Seriana vivevano l’ultima giornata spensierata prima di scoprire che il Covid19, non fosse solo nella vicina provincia del lodigiano, ma fosse già presente nel territorio bergamasco, territorio che diventerà il più martoriato d’Italia. La provincia di Bergamo infatti raggiungerà un eccesso di mortalità di 6200 persone in due mesi, una vera e propria strage su cui da 3 anni indaga la Procura di Bergamo.

Tornando a quei giorni, sebbene nella stessa serata del 22 febbraio ci fosse stato un caso sospetto al Papa Giovanni di Bergamo, un uomo di Gazzaniga diagnosticato anch’esso affetto da Covid19, l’allarme scattò nel pomeriggio di domenica 23 febbraio 2020, la domenica di carnevale, quando l’allora direttore medico dell’ospedale di Alzano Lombardo, dottor Giuseppe Marzulli, chiuse l’ospedale dopo che vennero accertati i primi due positivi al tampone, due signori di Nembro e Villa di Serio che la Cina l’avevano solo vista in tv. La situazione era fuori controllo e questo il dottor Marzulli l’aveva capito bene, tanto da chiudere tutto. Il messaggio pubblicato alle 15 di quel pomeriggio sul pannello dell’ospedale fece il giro del web e delle chat e da quel momento fu il panico. Ma l’ospedale venne riaperto, non vennero presi immediati provvedimenti di contenimento e di lì a poco i morti cominciarono ad esserci a decine ogni giorno con gli ospedali al collasso e un dramma collettivo che ancora oggi non è stato superato.

Non è un caso se ad Alzano infatti non esiste ancora un luogo della memoria che diverrà invece tangibile quest’anno nel monumentale gruppo scultoreo che tra qualche mese dominerà la nuova fontana che troverà spazio nella centrale piazza Italia. La futura scultura verrà presentata alla cittadinanza con un modello in scala, come indicato nella locandina sottostante. In particolare il modello del gruppo scultoreo sarà presentato al pubblico domenica 26 febbraio alle 9.30 in piazza Italia e poi esposto in una vetrina di piazza Italia.

In questi giorni sul suo profilo social il sindaco di Alzano Lombardo Camillo Bertocchi ha illustrato alcune caratteristiche della fontana che sarà realizzata in marmo di Botticino e sarà composta da due elementi principali: la vasca e il gruppo scultoreo.

“La vasca – scrive Bertocchi – progettata dall’arch. bergamasco Stefano Baretti sarà di forma circolare del diametro di circa 5 metri, con bordo di larghezza e altezza utile per potersi sedere, ciò al fine di poter consentire un rapporto diretto tra uomo e acqua, interpretando il significato stesso del monumento. La vasca sarà dotata sui bordi di 5 scarichi a cascata a rappresentare le 5 comunità che costituiscono la comunità di Alzano Lombardo. La fontana sarà alimentata dall’acqua sia dall’interno della vasca, che dalla scultura, con funzioni e significati diversi. Il bordo esterno a pavimento della vasca sarà realizzato in granito di Baveno a riprendere l’intero contorno della piazza e utile per enfatizzarne l’importanza. Tale bordo potrà essere dotato di un’epigrafe, ancora in corso di riflessione.

Mentre “il gruppo scultoreo in marmo di Botticino – si legge – sarà realizzato dall’artista bergamasco Franco Travi. Avrà un’altezza di circa 3 metri e sarà collocato al centro della vasca. Avrà un’impronta figurativa. Il messaggio che la scultura dovrà veicolare nella storia e il programma iconografico della scultura sono stati composti da due distinte commissioni appositamente costituite. La commissione che si è occupata del messaggio è stata composta da rappresentanti dell’amministrazione comunale, delle parrocchie, del mondo scolastico alzanese, del mondo medico e del mondo volontaristico in ognuno delle sue 4 declinazioni: sociale, sportivo, culturale e territoriale. La commissione che si è occupata del programma iconografico da professionisti in rappresentanza di varie sensibilità”.

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