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Cronaca

Covid: da Bergamo a Roma indagati anche gli ex ministri. I familiari: “Notizia che ci dà ancora più forza”

Covid: Stralcio atti da Bergamo a Roma: indagati in 13 tra cui Speranza, Lorenzin e Grillo. I familiari: “Notizia che di dà ancora più forza”

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“La storia che stiamo riscrivendo si arricchisce di un nuovo capitolo“: con queste parole Il direttivo dell’Associazione #Sereniesempreuniti commenta la notizia che uno stralcio dell’inchiesta della Procura di Bergamo è stata trasmesso alla Procura di Roma per competenza territoriale.

Secondo quanto si apprende, gli atti riguardano il mancato aggiornamento del piano pandemico e vedono indagati a Bergamo gli ex ministri della Sanità Speranza, Lorenzin, Grillo e una serie di tecnici del Ministero, per un totale di 13 nomi. “Questa notizia ci dà ancora più forza per proseguire il nostro cammino verso la verità e la giustizia che dobbiamo a tutti i nostri cari”, commentano i familiari.

I Pm romani ora vaglieranno le posizioni e decideranno se procedere ad una nuova iscrizione anche a Piazzale Clodio. Va precisato che questo trasferimento nulla cambia rispetto alle risultanze emerse dall’indagine condotta dai magistrati bergamaschi e chiusasi con 19 indagati.

Inoltre, in merito alla contestuale notizia relativa alla archiviazione della posizione di Conte e Speranza e di altri indagati da parte del Tribunale dei Ministri, si precisa che non è riferita a quanto emerso dall’inchiesta portata avanti dalla Procura di Bergamo.

Chi sono i 13 indagati

La posizione di 13 indagati è stata trasmessa nel novembre scorso dalla Procura di Bergamo a quella di Roma per competenza territoriale nell’ambito dell’indagine sulla gestione delle prime fasi della pandemia. Oltre agli ex ministri Speranza, Grillo e Lorenzin, per l’ipotesi di reato di omissione in atti d’ufficio perché non avrebbero aggiornato il piano pandemico e omesso di definire i piani nel dettaglio: Giuseppe Ruocco, in qualità di direttore generale della Direzione Prevenzione Sanitaria dal 2012 al 2014 e dal 2017 al 2021 come segretario generale del ministero della Salute; Ranieri Guerra come direttore generale della Direzione Prevenzione Sanitaria del ministero della Salute dal 2014 al 2017; Maria Grazia Pompa, direttrice dell’Ufficio 5 fino al 2016; Francesco Paolo Maraglino, direttore dell’Ufficio 5 della Direzione Prevenzione Sanitaria. Per ‘falsita’ ideologica’ in relazione ai “dati falsi comunicati all’Oms e alla Commissione Europea attraverso appositi questionari”: Ranieri Guerra; Claudio D’Amario; Francesco Paolo Maraglino; Loredana Vellucci; Mauro Dionisio. Infine, per ‘truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche’ è indagato il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro.

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