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Cronaca

Sanità, lunghe liste d’attesa: il 10% non si presenta all’appuntamento

La gestione delle mancate prestazioni per non presentazione dell’assistito, fino al 10% del volume di prestazioni, impatta sull’aumento delle liste d’attesa

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sanità lombarda

Liste d’attesa infinite in Lombardia per esami diagnostici e diverse tipologie di prestazioni ambulatoriali: è ciò che denunciano i cittadini da diversi anni mentre la situazione va sempre di più peggiorando con visite di controllo prescritte con tempi di attesa anche oltre l’anno. A questo proposito ATS Bergamo dà alcune indicazioni in merito alle prenotazioni presso le strutture sanitarie pubbliche o private accreditate.

In particolare ATS Bergamo partecipa alla task-force regionale, appositamente istituita per la riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie. Tra i temi rilevanti, l’appropriatezza delle prestazioni, intesa come livello di efficacia della prestazione richiesta per il paziente, e la gestione delle mancate prestazioni per non presentazione dell’assistito all’appuntamento (no-show), fenomeno in alcuni casi di rilevanza non trascurabile (fino al 10% del volume di prestazioni) che impatta sull’aumento delle liste d’attesa. 

In presenza di prescrizione (ricetta), si può prenotare la prestazione:

  • chiamando il Contact Center Regionale (CCR) al n. 800.638.638 da rete fissa oppure 02.99.95.99 da rete mobile, dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 20.00, esclusi i festivi; 
  • online, nella sezione dedicata del sito di Regione Lombardia (vedi) (con ricetta elettronica); 
  • con l’App SALUTILE Prenotazioni (con ricetta elettronica); 
  • Interpellando la Struttura presso cui presta l’attività lo specialista che ha emesso l’impegnativa (o tramite il CUP, se attivo, o tramite l’URP); 
  • presso la farmacia di fiducia. 

Tuttavia, può capitare che alcuni erogatori non abbiano più il CUP interno e affidino tutto al CCR, o altri prenotino determinate prestazioni solo presso il proprio CUP.  Si tratta di condotte differenziate, ma ammesse dal quadro oggi vigente.  

Una fondamentale verifica riguarda la classe di priorità indicata sulla ricetta: 

  • U – URGENTE (entro 72 ore) 
  • B – BREVE (entro 10 giorni) 
  • D – DIFFERIBILE (visite entro 30 giorni/ accertamenti diagnostici entro 60 giorni) 
  • P – PROGRAMMABILE (entro 120 giorni) 

La prestazione deve essere assicurata entro i termini indicati dal prescrittore. Se attraverso i sistemi di prenotazione non si trova alcuna disponibilità entro i tempi indicati sulla ricetta, si può chiedere alla Struttura prescelta di erogare la prestazione al costo del ticket, se dovuto. A tale scopo, ci si può rivolgere all’URP della Struttura stessa. 

Occorre ricordarsi, sempre, di disdire in caso non si riuscisse a presentarsi – scrive ATS -. Lo si può fare agevolmente, attraverso gli stessi canali utilizzati per la prenotazione. Questo permetterà di rendere disponibile lo spazio per un nuovo appuntamento, oltre ad evitare sanzioni. Secondo la normativa regionale, infatti, per non incorrere nel pagamento del costo del ticket, le disdette delle prenotazioni devono essere comunicate con almeno 3 giorni lavorativi di anticipo”. 

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