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Cronaca

Tre incendi in 5 giorni in Val Seriana: il sospetto di un nuovo piromane

L’ipotesi che questi tre roghi siano dolosi è tutt’altro che remota vista anche l’improbabilità di episodi di autocombustione

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Potrebbero non essere una casualità i tre incendi che in 5 giorni, da giovedì scorso al lunedì di Pasquetta, hanno interessato diverse zone della Val Seriana mandando in fumo oltre 100 ettari di bosco e anche due baite. Interessati i territori di Vertova e Gazzania, Ardesio e Gromo e Castione della Presolana con decine di volontari impegnati e diversi mezzi aerei della Protezione civile e dei Carabinieri Forestali, per un amaro bilancio non solo ambientale ma anche economico a carico di tutti i contribuenti. A questo riguardo sono in corso le indagini dei carabinieri forestali e al momento nessuna ipotesi è esclusa: neanche che possa trattarsi di un piromane, magari lo stesso per tutti e tre gli episodi.

Non sarebbe un’ipotesi remota, soprattutto in Val Seriana, dove tra il 2017 e il 2018 era stato arrestato e condannato il piromane seriale del “Ponte del Costone”, un ultra settantenne responsabile di numerosi incendi appiccati nella zona tra Ponte Nossa e Casnigo.

L’ipotesi che questi tre roghi (in ordine cronologico: sul monte Segredont tra Vertova e Gazzaniga, ai danni di alcune baite in Vodala e a Rusio a Castione della Presolana) siano dolosi dunque è tutt’altro che remota vista anche l’improbabilità di episodi di autocombustione. Altro sospetto è dato dall’orario: roghi appiccati verso sera o addirittura di notte quando i mezzi aerei – risolutivi in zona impervie – non possono intervenire.

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