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Cronaca

Avis: donazioni in calo in Lombardia

Avis: iscrizioni costanti ma donazioni in calo in Lombardia del 1,2%

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Nonostante le nuove iscrizioni restino costanti (21.683 nel 2021 e 21.584 nel 2022), così come il ruolo primario ricoperto a livello nazionale, rappresentando ¼ dei donatori totali e il contributo del 20% al totale delle donazioni rese, Avis Regionale Lombardia vede un segno negativo nell’andamento delle donazioni. Questo quanto emerso dalla 52^ assemblea annuale di Avis Regionale Lombardia, tenutasi domenica 23 aprile 2023 presso il centro congressi Giovanni XXIII in viale Papa Giovanni XXIII, 106, Bergamo.

Donazioni in calo del 1,2%

“Il calo del -1,2% delle donazioni (466.346 nel 2022,472.022 nel 2021) – spiega Oscar Bianchi, presidente di Avis Regionale Lombardia –, anche a fronte dell’aumento dei soci donatori (261.124 nel 2022, 258.900 nel 2021) è sintomo del continuo ‘stop and go’ di limiti alle donazioni dagli ospedali, dovuto alla carenza di personale sanitario. In altre parole: questa diminuzione delle donazioni è la diretta conseguenza di una mancata programmazione e pianificazione. Non mi stancherò mai di ribadire a nome di tutta l’associazione, che il sistema sangue non è emergenza urgenza, così come i nostri 269.629 soci non sono fornitori, ma un patrimonio da tutelare e sul quale investire.”

52 anni di storia per Avis

L’appuntamento istituzionale annuale ha rappresentato quindi, per Avis Regionale Lombardia, l’occasione per rimarcare la richiesta che questo patrimonio donazionale, costruito in 52 anni di storia, venga tenuto in giusta considerazione, in un percorso condiviso, affinché il sistema trasfusionale possa essere efficientato e messo in sicurezza e l’attività associativa preservata in tutte le sue attuazioni.

L’assemblea annuale, svoltasi a Bergamo per il ruolo di rilevanza ricoperto dalla città, che con Brescia è “Capitale italiana della Cultura 2023” ed è stata nel 2022 “Capitale italiana del volontariato”, ha visto ripercorrere le attività, i progetti e le iniziative realizzate da Avis Regionale Lombardia per sensibilizzare, soprattutto i giovani, al gesto del dono: si pensi al progetto Avis Re-Evolution, che si propone di avviare una sperimentazione dell’utilizzo della telemedicina nell’ambito delle procedure di visita pre-donazione e della tutela della salute del donatore, che oggi è nella fase di progettazione esecutiva; o ancora al contest Avisini che spettacolo!, talent progettato con la collaborazione di Officine Buone e la partnership con il Comune di Cinisello Balsamo, riproposto anche quest’anno nella sua seconda edizione.

E proprio ai giovani è stato dato spazio durante l’assemblea, con la presentazione degli esiti dell’incontro Quale Avis per quale futuro…?, dedicato agli avisini dai 18 ai 35 anni, tenutosi sabato 22 aprile a Bergamo, a manifestazione dell’ottica di proiezione e prospettiva futura adottata dall’associazione, per favorire il coinvolgimento e la formazione di una nuova classe dirigente.

“È ormai ineludibile – conclude Bianchi – la necessità di individuare nuovi strumenti volti a reperire risorse: il fundraising, la partecipazione ai bandi, gli strumenti di coprogettazione promossi dal Codice del Terzo Settore. Aprirsi al mondo esterno, favorire il ricambio generazionale, individuare nuovi strumenti, sviluppare accordi e convenzioni, proporre un’associazione coesa: su queste direttrici si è indirizzata e continuerà ad adoperarsi Avis Lombardia, svolgendo un ruolo di rappresentanza delle istanze associative nei confronti delle istituzioni, promuovendo progetti innovativi e individuando soluzioni tecnologiche, sempre con la finalità ultima di tutelare la centralità della donazione al servizio del malato.”

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