A Valbondione torna il medico un giorno a settimana

Nel Comune di Valbondione è stato attivato un ambulatorio ove, un giorno a settimana, un Medico di Assistenza Primaria il quale ha dato la sua disponibilità potrà garantire l’accesso ai servizi sanitari agli assistiti senza Medico di Medicina Generale dei Comuni di Gandellino, Gromo, Valgoglio e Valbondione. 

L’ambulatorio, precedentemente utilizzato da un medico il quale ha cessato l’attività, è stato messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Valbondione per la comunità, in particolare per agevolare l’assistenza ai cittadini fragili e a coloro che presentano difficoltà nello spostamento verso l’ambulatorio già attivo, situato a Gromo. ATS Bergamo si è occupata della verifica dell’idoneità dei locali e alla predisposizione della linea SISS (Servizio Informativo Socio Sanitario), profilando e rilasciando l’autorizzazione per l’apertura dello studio. 

Come accedere al servizio medico a Valbondione

Per accedere all’ambulatorio occorre prenotare l’appuntamento: 

• presso le farmacie del territorio: nell’area, le più prossime sono a Gromo e Valgoglio; 
• attraverso la App dell’iniziativa Ambulatori Diffusi di ATS Bergamo. 

Romina Riccardi, Sindaco di Valbondione, ha commentato: “Sono molto soddisfatta del risultato ottenuto, frutto di un costante lavoro di collaborazione e sempre finalizzato alla ricerca di una soluzione per alleviare il disagio del cittadino. L’approccio costruttivo, mai polemico, di noi Sindaci ha favorito la disponibilità di ATS e del dottore a prestare il servizio CAD anche a Valbondione. Un sentito ringraziamento ai colleghi, ad ATS ed in particolare al dott. Minelli” 

Aggiunge Sara Riva, Sindaco di Gromo: “Siamo felici che ATS abbia preso in considerazione le peculiarità e le difficoltà del nostro ambito e abbia deciso di aprire un altro punto CAD. Abbiamo sempre creduto nel dialogo con le istituzioni e questo sta portando dei risultati concreti. Un sentito grazie va al Dott. Minelli che si sta dimostrando particolarmente sensibile ai bisogni del territorio e dei pazienti. Nel frattempo continuiamo a rivolgerci ai medici di medicina generale affinché valutino di prendere servizio nei nostri Comuni.” 

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