Cronaca
Guardia medica firmato l’accordo di contratto. Sindacati: “Accolte molte nostre richieste”
Guardia medica firmato l’accordo di contratto. Sindacati: “Accolte molte nostre richieste, perplessità sulle risorse economiche”
All’indomani della firma dell’accordo per la riorganizzazione dei contratti dei medici di continuità assistenziale in provincia di Bergamo, torna sulla questione la FP-CGIL provinciale che non essendo più affiliata a livello nazionale a SMI (Sindacato Medici Italiani, affiliazione che si è conclusa naturalmente ad aprile) tecnicamente non era titolata a siglare l’intesa.
Malgrado questo, tutta la trattativa territoriale fino alle sue battute finali è stata condotta direttamente tra ATS e Funzione Pubblica CGIL, sindacato che conta una ventina di iscritti tra i medici interessati. Già lo scorso febbraio la CGIL teneva monitorato il servizio e aveva inviato una segnalazione formale all’Azienda per evidenziare “i primi segnali di una situazione critica e una diffusa mancanza di rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) nel servizio di guardia medica”. Nell’ultimo mese, poi, tenendo tracciata la copertura provinciale del serivzio, la FP-CGIL aveva denunciato l’assenza di medici per intere giornate in ampie parti del territorio. A seguire, quindi, era stata avviata una interlocuzione con ATS, che ha condotto all’intesa di ieri.
“Apprendiamo con favore della firma delle ultime ore dal momento che quasi tutte le nostre richieste e proposte in merito agli aspetti normativi sono state accolte” ha commentato oggi Giorgio Locatelli, segretario generale della FP-CGIL di Bergamo. “Dobbiamo tuttavia manifestare qualche perplessità relativamente agli aspetti economici dell’accordo, in particolar modo per il ridotto finanziamento dei vicariamenti, che prevedibilmente resteranno numerosi fino a quando gli organici non saranno tornati ai valori d’inizio anno. Sappiamo infatti che i compensi per ciascun vicariamento sono inferiori a quanto stanziato lo scorso anno e con regole di copertura ancora più stringenti. Su questo fronte, visto che i nostri medici iscritti attendono condizioni contrattuali migliorative proprio per rientrare in servizio, sappiamo che da parte loro non c’è un grande entusiasmo di fonte ai contenuti di quanto siglato. Ci auguriamo che questo sia il primo passo per riportare il servizio a un livello dignitoso, e restiamo disponibili per proseguire il lavoro avviato”.
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