Seguici su

Cronaca

Ancora nessuna dignità per i morti di Covid in Italia

Tra archiviazioni e operazioni di apparente insabbiamento i morti di Covid in Italia non hanno ancora pace né dignità. Mattarella bacchetta la Commissione parlamentare d’inchiesta che però è prevista dalla Legge a garanzia di trasparenza

Pubblicato

il

Non ha pace la questione della gestione della pandemia da Covid19 in Italia: se da una parte i Tribunali continuano ad archiviare contribuendo all’operazione di insabbiamento intrapresa da subito da tutte le parti politiche, dall’altra, chi dovrebbe essere super partes alla stessa politica, entra a gamba tesa delegittimando uno strumento previsto dalla Legge che dovrebbe garantire la trasparenza a tutti i cittadini italiani. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ieri alla cerimonia del Ventaglio al Quirinale ha infatti portato l’attenzione sulla separazione dei poteri, sulle responsabilità dell’uomo di Stato, sul fatto che ciascuna istituzione debba fare la sua parte, rispettando “l’ambito di attribuzioni affidate agli altri poteri” e “non pretendendo di fare abusivamente la parte di altri”. 

Il riferimento, seppur da leggere tra le righe, è alla Commissione d’inchiesta sul Covid, appena varata dalla Camera, ora al Senato. “Iniziative di inchieste con cui si intende sovrapporre l’attività del Parlamento ai giudizi della magistratura si collocano al di fuori del recinto della Costituzione e non possono essere praticate. Non esiste un contropotere giudiziario del Parlamento, usato parallelamente o, peggio, in conflitto con l’azione della magistratura”.

Nella legge che istituisce la Commissione si esplica la volontà di verificare la costituzionalità degli atti di governo adottati durante la pandemia. “Non sono le Camere – ha ammonito il Capo dello Stato – a poter verificare, valutare, giudicare se norme di legge, che il Parlamento stesso ha approvato, siano o meno conformi a Costituzione perché questo compito è riservato dall’articolo 134 in maniera esclusiva alla Corte Costituzionale”.

Una stoccata che riapre la ferita del territorio bergamasco, il più colpito nella prima fase della pandemia a inizio 2020, dove lo stesso Mattarella il 28 giugno 2020 poco prima della Messa da Requiem di Donizetti davanti al cimitero monumentale di Bergamo (in foto) disse: “Ricordare significa riflettere, seriamente, con rigorosa precisione, su ciò che non ha funzionato, sulle carenze di sistema, sugli errori da evitare di ripetere”.

Una promessa disattesa da tutti questi anni di silenzio da parte di tutte le istituzioni e sconfessata dal discorso di ieri che sembra essere più una difesa fine a sé stessa che una necessaria dichiarazione del Presidente della Repubblica. Va infatti ricordato che l’articolo 82 della Costituzione italiana prevede che: “Ciascuna Camera può disporre inchieste su materie di pubblico interesse. A tale scopo nomina fra i propri componenti una Commissione formata in modo da rispecchiare la proporzione dei vari gruppi. La Commissione d’inchiesta procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria. “E proprio il Presidente della Repubblica è garante della Costituzione come da giuramento: «Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione.»

Ed è la stessa Costituzione che nell’articolo 32 disciplina che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Cosa che non è stata garantita durante la pandemia con migliaia di persone morte perché non c’erano posti letto negli ospedali o cure adeguate.

Lascia dunque l’amaro in bocca l’affondo di Mattarella a chi da 3 anni si sta battendo per portare a galla la verità su una vicenda tanto oscura e strumentalizzata in Italia, come d’altronde siamo abituati di fronte alle grandi tragedie. “Proprio da qui dobbiamo partire – commenta Consuelo Locati, legale dei familiari delle vittime del Covid19 -: quasi ogni strage in Italia ha avuto la sua Commissione parlamentare d’inchiesta e nessuno ha fatto riferimento all’opportunità o meno di questo strumento previsto proprio dalla legge a garanzia di trasparenza.  Mattarella è garante della Costituzione che prevede proprio le Commissioni parlamentari e inoltre è una carica terza, che dovrebbe essere super partes alla politica stessa ma anche alla Magistratura, richiamata nel suo discorso”. 

“Va sottolineato inoltre – va avanti la Locati che di Covid ha perso il padre nel marzo 2020 – che le ordinanze di archiviazione del Tribunale dei Ministri di Brescia e di Roma non entrano nel merito delle contestazioni fatte ma si limitano a riportarsi alla lettera della legge del 1929  emanata dopo la Spagnola del 1918 (che configura il reato di epidemia solo in forma commissiva e non omissiva), senza peraltro dare conto dell’evoluzione della dottrina nel merito che oggi arriva anche a configurare l’ipotesi di epidemia colposa omissiva impropria, proprio tenendo conto dell’evoluzione dei tempi. Di fatto, le persone individuate dalla Procura di Bergamo che ha lavorato 3 anni a questa maxi inchiesta, non sono state rinviate a giudizio perché i loro comportamenti omissivi non configurano reato in Italia e non perché  non ci siano state violazioni di legge o omissioni o non abbiano fatto errori. Errori sulla quale ci aspettiamo che almeno uno strumento importante come la Commissione parlamentare d’inchiesta faccia chiarezza: l’analisi di quanto accaduto è dovuta a tutti gli italiani soprattutto in ottica di una pianificazione futura e di investimenti sulla prevenzione sanitaria e non solo”.

“Ripeto – conclude Locati – non è stato uno tsunami e come ormai è di dominio pubblico, le pandemie si ripetono a cicli di qualche anno. Se non si vuole capire di cosa ancora siamo carenti al verificarsi della prossima emergenza saremo ancora travolti da un altro “tsunami” e a pagarne le conseguenze saranno solo tutti i cittadini comuni così come le hanno pagate i nostri cari che ancora oggi non hanno visto restituita la dignità”.

Gessica Costanzo

Tutti i diritti riservati ©

Continua a leggere le notizie di Valseriana News e segui la nostra pagina Facebook

2 Commenti

1 Commento

  1. Molly

    30 Luglio 2023 at 20:26

    Vorrei tanto giustizia e chiarezza. Vorrei anche che la ricerca di questi valori non venisse meno e quindi sarei contenta di vedervi lottare ancora per quelle povere, tantissime, vittime Covid.
    Vi auguro davvero di arrivare ad una risposta chiara, giusta e trasparente, nel merito.
    Grazie per il vostro impegno.

  2. Assunta

    4 Agosto 2023 at 15:38

    Nn ci sono parole. Nulla è cambiato. Siamo stati solo capaci di riconfermare chi nn ci ha tutelati allora ed aggiungere giovani immaturi in Regione. Con la situazione attuale degli ospedali e la mal gestione dei medici di base nn servirà un altro covid per decimarci in valle. Confido in un po’ di saggezza intelligenza, onestà morale e politica. Nn smettete di far chiarezza per chi ci ha lasciato in un modo disumano e per i parenti ed amici colpiti da tanto dolore e smarrimento. Un sopravvissuto al Covid, provato su la mia pelle la nn presenza di chi avrebbe dovuto cercare di salvarmi la vita. Grazie

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *