Cronaca
Presolana imbrattata, il sindaco: “Comportamento vergognoso”
Bolli e segni lungo la parete che porta alla vetta della Presolana sono comparsi in concomitanza di una manifestazione che si è svolta a fine luglio
In oltre 150 anni che l’uomo sale la Presolana, la vetta dolomitica soprannominata Regina della Orobie, nessuno si era mai immaginato di imbrattarne le pareti. Per questo, l’indignazione di questi giorni, corre sui social ed è condivisa anche dal primo cittadino di Castione della Presolana, il sindaco Angelo Migliorati, che – condividendo le foto (in copertina) – commenta: “Segnalo un comportamento vergognoso e di mancanza di rispetto per la montagna e per la Presolana, da parte degli organizzatori di Everesting. Se si organizzano eventi solo per smanie di protagonismo imbrattando la Presolana, si abbia il buon senso di scusarsi e di provvedere al più presto a rimuovere la vernice”.
Le foto della via normale che porta ai 2521 metri della vetta occidentale solo eloquenti: segni e indicazioni spray davvero inaccettabili. Non si sa con certezza a chi sia riconducibile il gesto anche se il sindaco fa riferimento all’Everesting della Presolana, gara organizzata per ricordare il 150esimo di fondazione del Cai di Bergamo e promuovere una raccolta fondi per la futura costruzione della «Casa della montagna» di Peñas, un centro boliviano di formazione per future guide in ambiente montano. L’evento sportivo, con finalità benefica, si è svolto il 29 e 30 luglio e ha visto i partecipanti salire per 10 volte dalla Baita Cassinelli alla Presolana Occidentale, fino a superare gli ottomila dell’Everest.
I commenti delle persone che frequentano la Presolana
I bolli sono comparsi sulla via percorsa in concomitanza con la manifestazione, come segnalato da molti frequentatori della zona che commentano: “Una via normale percorsa per la prima volta dalla Guida alpina Carlo Medici nel 1870 non ha certo bisogno di essere imbrattata come un muro di cemento da bombolette spray. Se oggi non siamo in grado di salire e scendere senza bolli arancio fosforescente e frecce direzionali dalle montagne è meglio che stiamo a casa o andiamo a mangiare polenta e strinù”.
E ancora: “Quando l’egoismo prevale sul buonsenso… Se era impraticabile la salita notturna per l’everesting si poteva tranquillamente rivedere il tratto”. “Quando si perde il rispetto per la montagna e si inizia a considerarla solo “il campo da gioco” per le nostre attività, come fosse una pista da bowling, da pattinaggio, un velodromo o una pista di atletica, la situazione diventa davvero grave”.
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Lorenzo
7 Agosto 2023 at 22:01
ma per caso sono gli stessi che hanno fatto la foto con lo striscione “save the mountains an their cultural heritage”?….
avanti di cultura e turismo!
Martino
7 Agosto 2023 at 22:33
Parole offensive, gravi per una persona che ricopre un incarico e che quindi prima di parlare dovrebbe informarsi, Polemiche che lasciano il tempo che trovano perché dette da una persone palesemente ignoranti in materia. Alex, perdona loro perché non sanno quello che dicono. Mi fa specie che sia un rappresentante delle istituzioni a cavalcare le polemiche da tastiera. Si vergogni.
Massimo
8 Agosto 2023 at 8:38
Tutto è eccesso. Tutto è divenuto “fruibile”, No, DEVE essere fruibile. Senza considerare ciò che dovrebbe essere una “normalità mentale”; L’EDUCAZIONE. Ci si appropria di tutto, ci si lascia “portare” dalle mode senza un minimo di attenzione al percorso che l’esasperazione del “TUTTO E SUBITO” porteranno. Tutto dev’essere Bisness. vogliamo Tutto senza pensare alle ricadute…, con la falsa giustificazione del “benessere interiore ed esteriori”; non da ultimo anche “estetico”. si compra tutto: Materiali innovativi, scarponi, sci, pedule, giacché, magliette, scarpette per ogni attivita superperfornanti. E per andare dove..? in un Rifugio, ad una manifestazione, ad un’evento sportivo, evento culturale a due passi e magari solo quella volta, ovviamente con 2, 3, 4 cani anch’essi comprati solo per egoismo e moda; per poi lasciarli tutto il giorno in casa senza curarsi di che personalità abbiamo. Perchè? Perchè alla sera si deve trovare qualcosa da fare, altrimenti, le menti “OBERATE…” di impegni lavorativi, non possono stare senza qualcosa che scodinzoli al loro arrivo. Che importa se oltre a noi “consumatori seriali”, compreso io,
facciamo aumentare il Bisness degli allevamenti di polli, conigli, pesci. Perchè quelli non sono animali vero..!? Andando ad incidere ancor più sugli sprechi alimentari e di consumo, magari agitando freneticamente la “Bandiera Ambientalista”. Insomma, un uso smodato della nostra vita su sta povera terra, a sostegno dell’industria del nulla.
P.s. “La Stupidità è ormai normalità”, non una condizione mentale di qualcuno…; È solo il mio pensiero… Grazie 🙏
Carlo
8 Agosto 2023 at 9:23
Vado in montagna da 55 anni e son palesemente contrario a ogni “segno” sulle montagne ma per dovere di cronaca devo ricordare che,ante segnalazioni Cai, la via per salire alla grotta dei pagani era segnata da due bolli arancioni di minio che proseguivano sulle rocce a destra della grotta nel tratto di arrampicata rocciosa di primo grado antecedente alla grotta delle farfalle. A mio parere, si può segnare l’inizio di una via storica (magari apponendo una targhetta alla base delle “prime normali” con l’indicazione dei salitori) ma il resto del tracciato dovrebbe essere sgombro . In qualche caso sporadici bolli potrebbero essere utili in presenza di nubi basse con sopravvenuta scarsa visibilità x trovare la corretta via di salita o di discesa. Questi, se ritenuti necessari, dovrebbero essere apposti dalle locali sezioni-sottosezioni CAI e non da chiunque passi di lì
pezzoli ferrante
8 Agosto 2023 at 13:31
quando tutto diventa spettacolo ogni cosa è possibile. la montagna è già da tempo imbratta dal cai e dalla chiesa!!!!!
Deaf
8 Agosto 2023 at 14:02
Vi siete svegliati adesso? I bolli imbrattati, come i segnavia rosso bianchi, esistono da anni!!
Cesare f.
8 Agosto 2023 at 14:19
ciao a tutti. stanno male vedendoli da vicino, ma almeno ci saranno meno soccorsi da attivare. in pochi mesi svaniscono da soli. viva va montagna e alla gente che la percorre. ciao
Stefano
9 Agosto 2023 at 8:56
Ieri 08.08 sono salito in Presolana ed ho incontrato il presidente del CAI oltre che ad alcuni suoi collaboratori che stavano raschiando e ripulendo i bollini rossi che danno indicano di salita oltre che la discesa, della via normale della Presolana. Ignaro dell’articolo uscito sulla polemica assurda di questi giorni. Sono un Escursionista free che non ha alcun tessera con nessun ente o ass.ne montana. I bolli sulla via normale ci sono sempre stati per dare le giuste indicazioni di ascesa e discesa. Personalmente avrei omaggiato queste persone che si dedicato alla cura della montagna volontariamente e si sono prodigate a ripristinare il percorso che nel tempo si è sbiadito. NON HANNO IMPRETTATAO PROPRIO NULLA. Ma siamo in Italia e le polemiche sterili oltre che inutili sono sempre dietro l’angolo. Ma non è che qualcuno a tutto l’interessa a non mostrare la via per un proprio torna conto… Pensar male si sbaglia ma spesso ci si azzecca.
mario
9 Agosto 2023 at 9:50
buongiorno a tutti, ieri sono salito in Presolana dalla via normale e ho trovato i volontari del CAI , compreso il presidente , che , muniti di spazzole di ferro rimuovevano tutti i bolli fatti nei giorni precedenti.
onestamente sono rimasto molto colpito , la segnaletica in montagna è motivo di sicurezza per tutte le persone che , ferma la giusta preparazione e attrezzatura, vogliono godere delle bellezze delle nostre montagne ( montagne che sono di tutti, non solo di qualcuno).
quindi ritengo che segnalare i percorsi con bolli ben visibili (consideriamo che improvvisamente potrebbe scendere la nebbia o arrivare nuvole … cose che capitano di frequente), porta maggior sicurezza a tutti, anche agli esperti e a chi il percorso lo ha fatto decine di volte , inoltre si limitano gli interventi per i soccorsi , che costano …
Qualche bollo segna percorso non è un imbrattamento e deturpazione della montagna, poi ogniuno può criticare , però credo che di base la sicurezza venga prima di tutto.
buona montagna a tutti.
Beppe
9 Agosto 2023 at 21:28
Nel 1958 in Presolana non c’erano i bolli, eppure sono salito lo stesso per la prima volta, avevo 12 anni, da allora l’ho salita innumerevole volte, anche solo a 17 anni. La MONTAGNA a quel tempo era una cosa seria, oggi è diventata un baraccone da circo con chef stellati, pranzi serali in funivia, aperitivi e baggianate varie Vado ancora in montagna, ma solo su tracce che io personalmente ho tracciato negli anni e che nessuno percorre non conoscendole, evitando rifugi che sono diventati hotel con menzioni sulla guida Michelin. Solo così trovo il “piacere e il sapore” veri della MIA montagna