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Cronaca

Disabilità e lavoro: la Provincia di Bergamo vince bando regionale

Tra i progetti ammessi al contributo è rientrato anche “Viaggio verso…l’autonomia” che vede la Provincia di Bergamo capofila di un partenariato di cui fanno parte Azienda Bergamasca Formazione, Mestieri Lombardia e dieci cooperative sociali della bergamasca

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La Provincia di Bergamo si è aggiudicata un importante finanziamento di Regione Lombardia per l’attuazione di un progetto per l’inclusione attiva e l’integrazione socio-lavorativa delle persone con disabilità. Si tratta del bando Bando FSE Programma Regionale Lombardia – Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027 ‘priorità 3 – inclusione sociale’, che ha messo a disposizione 10 milioni di euro destinati ad azioni volte a rendere accessibile e continuativa la dimensione del lavoro nell’ambito dei progetti di vita indipendente e inclusione delle persone con disabilità, con l’obiettivo di ridurre e superare barriere di diversa natura che possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri.

Tra i progetti ammessi al contributo è rientrato anche “Viaggio verso…l’autonomia” che vede la Provincia di Bergamo capofila di un partenariato di cui fanno parte Azienda Bergamasca Formazione, Mestieri Lombardia e dieci cooperative sociali della bergamasca (Impegno Sociale, Il Segno, Barone Rosso, Calimero, Bergamo Lavoro, Oikos, Acli Servizi, Contatto, Berakah, Cometa), sostenuto da Confcooperative Bergamo, ANMIC e la quasi totalità degli Ambiti Territoriali Sociali. L’importo del finanziamento è di 200.000 euro, a cui si aggiunge la quota di cofinanziamento da parte della Provincia di 50.000 euro.

Disabilità e lavoro: in cosa consiste il progetto

Il progetto di via Tasso si concentra in particolare su due aspetti che costituiscono ostacolo all’ingresso nel mondo del lavoro delle persone con disabilità: competenze non adeguate e problemi di trasporto che rendono difficoltoso il raggiungimento dei posti di lavoro. Il progetto poggia quindi su due capisaldi:

  • le Academy: strutturazione di contesti protetti in cui implementare l’esperienza di “maturazione al mondo del lavoro” sperimentando tecniche motivazionali, approcci formativi adeguati, con particolare attenzione al “training on the job” con l’obiettivo di far sbocciare le potenzialità inespresse dei soggetti e guidarli quindi al mondo del lavoro. Saranno strutturate delle Academy nei settori dell'”assemblaggio di qualità” e delle “pulizie e sanificazioni”, in cui sarà fondamentale il rapporto tra la figura educativa (con dichiarate esperienze professionali a seconda delle attività proposte) e l’utente, con un accompagnamento che sarà modulato nei modi e nei tempi secondo le reali esigenze del singolo;
  • il trasporto: avvio di un ambizioso ed innovativo progetto legato al trasporto, propedeutico all’avvicinamento al mondo del lavoro di quelle persone disabili che hanno problemi a raggiungere il posto di lavoro. Si procederà alla definizione dei territori interessati dalla progettualità che successivamente saranno mappati raccogliendo le opportunità già presenti (trasporto pubblico, privato, associazionismo e volontariato…); contemporaneamente, le cooperative lavoreranno al proprio interno per favorire l’implementazione di un car pooling aziendale destinando potenziali tratte ai soggetti beneficiari della progettualità. Una software house realizzerà un’apposita app sperimentale che sia fruibile per tutti i soggetti ed implementabile con il tempo. L’obiettivo è creare un algoritmo che faccia un matching tra i bisogni e le possibilità, creando risposte adeguate.
    Il progetto, che ha visto l’importante apporto del personale del Collocamento Mirato della Provincia di Bergamo in fase di progettazione, si pone l’obiettivo di coinvolgere 100 persone con disabilità, di inserire stabilmente nel mondo del lavoro almeno il 20% di esse, di portare al rilascio di un attestato di competenza al termine del percorso formativo la quasi totalità delle persone coinvolte.

“In base a quanto previsto nel bando tutti i progetti presentati hanno dovuto ottenere il via libera da parte degli uffici del Collocamento mirato delle Province. La Provincia di Bergamo è l’unica che oltre a questo apporto ha voluto rendersi protagonista lanciando una propria progettualità – commenta il Presidente della Provincia Pasquale Gandolfi – . Ringrazio gli uffici ma anche la vasta rete di partner che è determinante per la buona riuscita delle azioni previste, focalizzate su aspetti complessi ma anche molto concreti rispetto alla possibilità di una persona con disabilità di costruire la propria autonomia”.

“Sono particolarmente orgogliosa di questo risultato, perché ci siamo interfacciati con la Direzione regionale Famiglia e Pari opportunità che non è normalmente il nostro ambito di riferimento, il tema dell’inclusione sociale in genere è più di appannaggio dei Servizi sociali comunali – spiega la Dirigente del Mercato del Lavoro Elisabetta Donati – . La competenza e l’esperienza del nostro Collocamento mirato, insieme al fondamentale apporto dei numerosi partner in campo, ci hanno consentito di metterci in gioco. L’obiettivo è incidere sulla vita di queste persone accrescendo la loro capacità economico-sociale attivando risorse personali rimaste latenti per via dell’assenza di un ruolo sociale e di una capacità economica, consentendo loro di poter avviare prassi ed esperienze concrete di vita indipendente”.

Il Progetto avrà una elevata capacità di agire in modo capillare sul territorio, con evidenti vantaggi soprattutto per le aree più periferiche, grazie alla regia della Provincia di Bergamo e alla presenza delle cooperative partner dislocate, il cui coinvolgimento è stato promosso da Confcooperative Bergamo (Centrale Cooperativa di riferimento) nel quadro dell’iniziativa “Impact – effetto cooperativo” che mira a tutelare e qualificare la cooperazione di lavoro e di inserimento lavorativo. Il progetto lascia anche al singolo la capacità e possibilità di attivarsi attraverso l’utilizzo di una applicazione web che può aiutarlo a reperire ciò di cui ha bisogno: una postazione di lavoro ed un “passaggio” con un mezzo idoneo.

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