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“Note al Museo”, a Leffe violino e pianoforte per il via alla stagione

Dopo la pausa estiva, il Museo del Tessile “Martinelli Ginetto” di Leffe riapre sabato 2 settembre con un concerto di prestigio

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Dopo la pausa estiva, il Museo del Tessile “Martinelli Ginetto” di Leffe riapre sabato 2 settembre con un concerto di prestigio, proposto fra le sale espositive che presentano una ricca collezioni di macchinari funzionanti. Ad esibirsi sarà il duo formato da Antero Arena (violino) e Maria Assunta Munafò (pianoforte) con musiche di Franz Schubert (1797 – 1828), Manuel Di Falla (1876 – 1946) e Jota Karol Szymanowski (1832 – 1937). Interessante notare come gli autori dei brani siano vissuti negli stessi anni in cui funzionavano i macchinari esposti nel Museo: probabilmente la loro musica e stata anche ispirata al battito dei telai e al canto delle donne mentre filavano la lana. Basti pensare ad esempio a “Margherita e l’arcolaio” di Schubert e a “Il Panno Moresco” di De Falla. In gergo musicale spesso si usa il termine “tessitura” per identificare un particolare campo di frequenze o di timbri propri di uno strumento musicale. Impossibile non ricordare infine come i “Coertì” di Leffe (nel recente passato raccontati anche da una canzone di Tiziano Incani “Il Bepi”) utilizzavano diversi strumenti musicali per attirare il pubblico in piazza ad assistere alla “vendita all’incanto”.

Il programma

Il programma del pomeriggio prevede dalle ore 14 le visite guidate, mentre il concerto inizierà alle ore 16-30. Alle 17.40 dopo il concerto, si proseguirà con le visite guidate. Il programma musicale prevede l’esecuzione di “Gran Duo in La minore D574 Allegro moderato – Scherzo Andantino – Allegro vivace” di Franz Schubert; “Suite populaire espagnole El pano moruno – Nana – Cancion Polo – Asturiana” di Manuel De Falla e “Sonata op.9 Allegro moderato Andantino tranquillo e dolce Allegro molto quasi presto” di Jota Karol Szymanowski.

Il Duo Arena-Munafò si è costituito nel 1992 ed ha al suo attivo oltre 500 concerti. Un impegno che ha portato i due strumentisti ad esibirsi in alcune delle più importanti stagioni concertistiche sia in Italia che all’estero riscuotendo ovunque consensi di critica e di pubblico. Il duo è stato inoltre insignito, dal giornalista Melo Freni, del “Premio Musica 2010”, intitolato a Nunzio Freni e nel giugno 2012, per la sezione musica, del “Premio Antonello da Messina” dall’omonima Associazione di Roma.

Nel fine settimana il Museo del Tessile proporrà anche l’evento “Colori al Museo”

Nel fine settimana il Museo del Tessile proporrà anche l’evento “Colori al Museo”, coordinato dal pittore Elio Maffeis con gli allievi Bruna Gelmi, Giovanni Salvi, Grazia Guerini, Lara magri, Martine Carrara e Monia Carrara. Hanno realizzato dei quadri, alcuni a tema tessile che verranno esposti lungo il percorso espositivo del museo. Al Museo del Tessile si possono ammirare le fasi di lavorazione delle fibre, l’evoluzione dei telai, il finissaggio e le lavorazioni speciali. E’ possibile ammirare il grande torcitoio della seta (fra i pochissimi presenti in Italia, con particolari progettati da Leonardo da Vinci), la ruota del mulino ad acqua dal diametro di oltre tre metri, il reparto carderia, la serie di telai dal medioevo a metà del XX secolo e la trasmissione centralizzata a cinghia di inizio ‘800.

Notevoli e particolari le macchine di finitura dei tessuti quali garzatrici, cimatrici, macchine da ricamo (una Wuerker del 1926 rivaleggia con analogo esemplare esposto al Museo del Lavoro di Berlino) e per merletti. Ci sono il giardino botanico con piante tessili e tintorie, il nuovo reparto di preparazione alla tessitura, dotato di “cantra” e “orditoio” ed un reparto per la produzione di filati speciali come ciniglia e virgolino (il celebre lamé). E’ stato esposto e attivato anche l’incannatoio, macchina molto utilizzata anche nelle case di Leffe negli anni 60 / 80. Prendeva il filo da matasse o spole per formare le rocche per la tintura o la preparazione alla tessitura. La particolarità di questa macchina e la presenza di grossi cilindri scanalati che distribuiscono correttamente il filo sulle rocche. Una sorta di evoluzione dell’intuizione di Leonardo da Vinci, che nel ‘500 inventò lo “zetto” con lo stesso compito di stesura corretta del filo. Al Museo del Tessile esso è visibile sul grande torcitoio della seta.

Il Museo del Tessile è visitabile il sabato e domenica da settembre fino alla fine di novembre. Le visite guidate iniziano alle ore 14 e ore 16, sempre su prenotazione. Sono sempre possibili le visite infrasettimanali per gruppi e scolaresche. Info su www.museodeltessile.it

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