Cronaca
A Bergamo inaugurato il Polo di Formazione Universitaria “Papa Giovanni XXIII”
L’edificio è sede dei corsi di Laurea triennale dell’Università Milano-Bicocca (Fisioterapia, Infermieristica, Ostetricia e Tecnici di Radiologica medica per Immagini e Radioterapia) e del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Medicine and Surgery
Mercoledì 11 ottobre nella città di Bergamo è stato inaugurato il Polo di Formazione Universitaria “Papa Giovanni XXIII”, risultato di un progetto congiunto tra l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e l’ospedale Papa Giovanni XXIII. Al taglio del nastro, accolti da Maria Beatrice Stasi, Direttore generale del Papa Giovanni insieme a Giovanna Iannantuoni Rettrice dell’Università Bicocca, medici, infermieri, professionisti sanitari e docenti insieme alle massime autorità tra cui Piera Molinelli, Prorettrice vicaria Università degli studi di Bergamo, Claudia Maria Terzi, assessore a Infrastrutture e Opere pubbliche di Regione Lombardia, Marcella Messina, Assessora alle Politiche sociali del Comune di Bergamo, Alessandra Gallone, Consigliere del Ministro dell’Università e della Ricerca.
Cosa è il nuovo Polo di Formazione Universitaria “Papa Giovanni XXIII”
Situato in via Nini da Fano a Bergamo, nelle immediate vicinanze dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, il nuovo Polo, di più di 4.000 mq, è ospitato in un edificio di proprietà dell’ASST Papa Giovanni XXIII, oggetto di significativi lavori di ammodernamento e di adeguamento funzionale e normativo e dotato delle più moderne risorse tecnologiche per la didattica grazie ai contributi dell’ospedale per gli aspetti strutturali e dell’Ateneo Bicocca per l’importante intervento di innovazione tecnologica. L’edificio è sede dei corsi di Laurea triennale dell’Università Milano-Bicocca (Fisioterapia, Infermieristica, Ostetricia e Tecnici di Radiologica medica per Immagini e Radioterapia) e del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Medicine and Surgery, sempre dell’Ateneo Milano Bicocca un corso innovativo, interateneo con l’Università degli studi di Bergamo e l’Università del Surrey (UK), internazionale, in lingua inglese.
L’edificio, progettato negli anni ’60 dal noto architetto Vito Sonzogni, protagonista del panorama architettonico e urbanistico della Bergamo del dopoguerra, si sviluppa su tre piani con una pianta a ferro di cavallo. Utilizzato come sede di istituti scolastici superiori fino al 2009, lo stabile è pervenuto al patrimonio del Papa Giovanni a seguito di un accordo di permuta con il Comune di Bergamo nel 2010 in cambio del padiglione “Osservazione femminile” presso la sede di via Borgo Palazzo (attualmente sede dei servizi comunali di social housing). Grazie ai proventi derivanti dalla alienazione del padiglione “ex casa rossa” presso la storica sede di Largo Barozzi alla Cassa Depositi e Prestiti (oggi sede del comando della Accademia della Guardia di Finanza) l’edificio di via Nini da Fano è stato oggetto di lavori di ristrutturazione dall’ottobre 2020 all’estate 2023. Una riqualificazione che ha mantenuto le caratteristiche architettoniche distintive dell’edificio, tra cui il rivestimento della facciata esterna in mattoni e borlanti di fiume e i lucernari prismatici. Nel nuovo Polo trovano oggi spazio 17 aule didattiche, 4 aule per esercitazioni, 7 spazi studio, 5 spogliatoi, una sala riunioni e diversi uffici. All’esterno sono stati realizzati un parcheggio per le auto, un parcheggio per le moto e per le biciclette e un giardino attrezzato con dehors e arredo urbano per facilitare la didattica all’aperto.
I lavori sono stati eseguiti dal raggruppamento temporaneo di imprese tra Coedil Costruzioni Generali S.p.a. di Milano (per la parte edile) e AR.CO. Lavori S.c.c. di Ravenna (per la parte impiantistica), per un costo totale di circa 8 milioni di euro, mentre l’investimento per gli arredi e le attrezzature tecnologiche delle aule e degli uffici è stato a carico dell’Università di Milano-Bicocca.
La progettazione dell’intervento è stata assunta dal consorzio MYTHOS s.c.a r.l. di Torino, mentre la direzione dei lavori è stata svolta dall’arch. Edi Vuillermoz e dal dr. Luigi Bovisio.
“L’intervento di riqualificazione ha comportato la riorganizzazione generale del layout degli spazi interni, la realizzazione ex novo di tutte le componenti impiantistiche dell’edificio e la coibentazione interna dell’intero involucro edilizio – evidenzia Alessandro Frigeni, Architetto, Direttore della SC Gestione Tecnico Patrimoniale della ASST Papa Giovanni XXIII e Responsabile Unico del Procedimento –. Sono stati sostituiti tutti i serramenti esterni, rifatte completamente tutte le finiture interne e sono state sistemate le aree esterne”.
L’immobile è stato trasformato in un edificio ad altissima prestazione energetica, completamente coibentato e dotato di teleriscaldamento e pannelli fotovoltaici.
“Sono state migliorate le connessioni fra i diversi livelli, grazie anche all’installazione di 2 nuovi ascensori, ampliato lo spazio di ingresso dell’immobile e migliorate le condizioni di comfort acustico, illuminotecnico e termo igrometrico degli spazi interni – aggiunge Mauro Sertori, Ingegnere e Collaboratore del Responsabile Unico del Procedimento.
Le nuove aule sono state allestite con le più moderne tecnologie per garantire ai docenti la massima versatilità nell’insegnamento e la possibilità di implementare le forme più innovative di didattica, facilitando inoltre l’integrazione – grazie al contributo dei docenti dell’Università di Bergamo – degli aspetti ingegneristici nella formazione medica, altro aspetto di innovatività e apertura al futuro. Le lezioni possono integrare la più ampia varietà di contributi didattici: dai più tradizionali a quelli più innovativi, assicurando l’estensione dell’aula oltre i limiti fisici con partecipazioni da remoto tanto di specialisti quanto di discenti. Tutte le aule consentono lo streaming e la registrazione delle lezioni al fine di garantire agli studenti un supporto continuo per tutto il loro processo di formazione.
Questo nuovo “Polo di Formazione Universitaria Papa Giovanni XXIII” rappresenta un importante segno della sinergia tra le Università e l’Ospedale nell’attenzione dedicata alla formazione medica e delle professioni sanitarie nella regione e sottolinea l’impegno delle istituzioni nel recupero del patrimonio immobiliare dismesso. Forte l’impegno dell’ospedale e delle realtà convenzionate di mettere a disposizione le strutture socio-sanitarie per tutti i tirocini pratici agli studenti.
Continua a leggere le notizie di Valseriana News e segui la nostra pagina Facebook