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Cronaca

Monia Bortolotti non parla, negati i domiciliari a Gazzaniga

Durante l’interrogatorio di garanzia la 27enne si è avvalsa della facoltà di non rispondere ma ha chiesto di andare ai domiciliari dal padre a Gazzaniga

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Per il gip c’è il pericolo che la ventisettenne Monia Bortolotti, arrestata sabato nella bergamasca con l’accusa di doppio infanticidio volontario, possa commettere un nuovo infanticidio nel caso in cui rimanga nuovamente incinta: per questo il giudice Federica Gaudino ha convalidato l’arresto, respingendo le richieste della difesa che puntava all’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare e all’ottenimento degli arresti domiciliari.

Alla donna, 27 anni, orfana indiana adottata da una coppia di Gazzaniga, in Val Seriana, è contestato il duplice omicidio volontario dei suoi bimbi, avuti con il compagno Cristian Zorzi, 52 anni, con il quale conviveva a Pedrengo. Per il pm Maria Esposito non c’è stata premeditazione, ma diverse sono state le bugie raccontate dalla giovane sia sulla morte di Alice, la primogenita, sia su quella di Mattia, avvenute a circa un anno di distanza.

Durante l’interrogatorio di garanzia di ieri mattina, attraverso l’avvocato Luca Bosisio, la 27enne si è avvalsa della facoltà di non rispondere ma ha chiesto di andare ai domiciliari dal padre a Gazzaniga, in quella casa dove era tornata dopo la rottura con Zorzi e le dimissioni dalla clinica di Verona, dove era stata curata per il suo disagio psicologico ad agosto.

Il difensore ha puntato alla revoca dell’ordinanza in generale perché, a suo giudizio, non ci sono gravi indizi di colpevolezza rispetto all’omicidio di Alice, il cui cadavere è stato riesumato ma non era in buono stato di conservazione.

Il giudice ha però rigettato le istanze e ribadito la misura cautelare più dura, non appena le sue condizioni saranno ritenute compatibili con il regime carcerario. Per ora, al fine di scongiurare possibili gesti estremi, la ragazza resta piantonata a vista e sedata nella cella di sicurezza dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo.

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