Cultura
“Ahi, troppo desiderio”, ad Ardesio lo spettacolo dedicato al Moretto
Ad Ardesio venerdì 1 dicembre l’anteprima di «Ahi, troppo desiderio!» lo spettacolo teatrale dedicato al Moretto
Il nuovo spettacolo teatrale dedicato al pittore cinquecentesco Alessandro Bonvicino, noto come il Moretto, promette di trasportare il pubblico in un affascinante viaggio nel tempo. L’evento, in anteprima venerdì 1° dicembre alle ore 20.45 presso il cineteatro di Ardesio, sarà un’occasione unica per esplorare la bottega dell’artista ardesiano nel lontano 1542, anno in cui il Moretto dipinse il celebre ritratto di Fortunato Martinengo.
Regista dello spettacolo Umberto Zanoletti
Organizzato dal Comitato del Moretto, lo spettacolo vanta la regia di Umberto Zanoletti e il sostegno finanziario del Comune di Ardesio in collaborazione con Pro Loco Ardesio, Vivi Ardesio, Oratorio di Ardesio e Ardes. Gli attori della compagnia Teatro Minimo, Gabriele Penner e il giovanissimo Giosué Imberti, porteranno in scena una narrazione avvincente.
La dichiarazione del vicesindaco Simone Bonetti
Il vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Ardesio, Simone Bonetti, sottolinea l’importanza di valorizzare la figura del Moretto e la sua connessione con Ardesio. Il Comitato del Moretto, nato con l’obiettivo di promuovere il pittore, ha ideato questo spettacolo per ricordare le origini ardesiane dell’artista e celebrare la sua influenza nel panorama artistico del Cinquecento lombardo.
Il regista Umberto Zanoletti, di Teatro Minimo, accetta la sfida di raccontare la storia di un personaggio affascinante di cui si sa poco. Il suo approccio consiste nell’intrecciare fatti storici certi, come la data del ritratto del 1542, con momenti verosimili, creando così una rappresentazione avvincente e coinvolgente del Moretto e del suo tempo.
Lo spettacolo
Lo spettacolo si svolge nel 1542, quando il giovane nobile Fortunato Martinengo si presenta nella bottega del Moretto per commissionare il suo ritratto. L’attesa diventa l’occasione per un dialogo tra Fortunato e il giovanissimo garzone di bottega, chiamato “Tista”. La trama si sviluppa attraverso questa interazione, con il pittore che giunge alla fine per ritrarre le tracce indelebili del tempo sul volto di Fortunato.
Il ritratto di Fortunato Martinengo Cesaresco, dipinto dal Moretto nel 1542, è un capolavoro che rivela la ricchezza di dettagli e simbolismi. L’opera è conservata nella National Gallery di Londra ed è tra i lavori più noti del pittore, simboleggiando il suo impegno come ritrattista.
In conclusione, lo spettacolo si preannuncia come un’esperienza coinvolgente per appassionati d’arte e curiosi della storia locale, offrendo un affascinante affaccio sulla vita e sull’opera del Moretto, una delle figure di spicco della pittura lombarda del Cinquecento.
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