Cronaca
Colere: impianti aperti dal 7 dicembre
A Colere impianti aperti dal 7 dicembre 2023: Da quella data si potrà sciare sulle piste della stazione sciistica della Val di Scalve
Dopo l’inaugurazione, la comunicazione ufficiale dell’apertura: a Colere impianti aperti dal 7 dicembre 2023. Da quella data si potrà sciare sulle piste della stazione sciistica della Val di Scalve totalmente rinnovata. Questa mattina il taglio del nastro alla presenza di autorità e amanti della neve.
A Colere impianti aperti dopo l’operazione di rilancio
È l’inverno 2023 a segnare una svolta nella storia di Colere. Due anni fa, nel dicembre 2021, Rsi presentava il progetto di rilancio del comprensorio turistico Colere 2200. Un completo rifacimento degli impianti e un rilancio infrastrutturale ed operativo. Ciò grazie ad una joint venture tra pubblico e privato – la convenzione tra RSI Impianti e il Comune di Colere per la progettazione, manutenzione e gestione del Comprensorio con durata 60 anni, siglata il 2 febbraio 2023 – ha assunto una forma concreta.
Una concretezza che oggi si è presentata al taglio del nastro sotto una nevicata beneaugurante, alla vigilia di una stagione che, per Colere e l’intero comprensorio scalvino, segna l’attesa rinascita. Ma che segna anche la volontà e la resilienza del Circo Bianco orobico. Il cantiere che dà alla stazione un volto ed una fruibilità nuovi era stato avviato solo la scorsa primavera. La posa della prima pietra avvenne il 1° aprile. Oggi, a distanza di otto mesi, vede i lavori completati grazie ad un piano di lavoro che non si è mai fermato.
Nuovi impianti, moderni e veloci per una giornata a tutto sci. È questo quanto offrirà, a partire dal prossimo 7 dicembre, Colere Infinite Mountain agli appassionati. Sciatori e turisti in soli 10 minuti potranno salire a quota 2 mila metri e godere così del 20 km di piste che si sviluppano sul demanio sciabile.
Gli interventi
Nel tratto Carbonera – Polzone, la vecchia seggiovia biposto è stata sostituita con una nuova cabinovia ad agganciamento automatico 10 posti firmata Leitner. Anche da Polzone a Cima Bianca la seggiovia biposto ha lasciato il posto ad una nuova seggiovia ad agganciamento automatico 6 posti sempre firmata Leitner. “Siamo orgogliosi di aver dato il nostro contributo a questo visionario progetto che costituisce un primo importantissimo passo per il rilancio di una stazione sciistica storica come quella di Colere” commenta Giorgio Pilotti, direttore vendite Italia di Leitner.
L’area Capanno viene riaperta con l’installazione di una seggiovia biposto riposizionata, mentre la seggiovia triposto del Ferrantino è stata sottoposta ad una importante revisione generale. Tra le novità più attese da chi ama discese a tutta adrenalina, sarà a disposizione la Pista Italia, il tracciato più impegnativo dell’intera Ski Area e, in ragione della sua particolare lunghezza e tecnicità, una delle piste più spettacolari delle Orobie.
Un tracciato che partendo dal “Ferrantino” a quota 2.250 metri si snoda su un dislivello di 1.200 metri, con una lunghezza di 8 km. “È la pista che ogni discesista sogna” il commento di Kristian Ghedina, l’azzurro volante della Nazionale Italiana di Sci Alpino intervenuto al taglio del nastro come testimonial che ha serbato della località bergamasca un bellissimo ricordo.
I 2.200 metri della ski area rappresentano di per sé un’altitudine che offre buone garanzie di innevamento, ma anche nel caso di un inverno avaro di precipitazioni i due interventi già effettuati garantiscono condizioni ottimali. È stato infatti ampliato il bacino idrico in località Polzone con una portata di 8 mila metri cubi e realizzato e completato l’impianto
di innevamento che consente una copertura bianca su 7 km di piste. A questo si aggiunge, a completamento, il rifacimento dell’impianto di innevamento lungo la pista Presolana. Gli interventi effettuati consentono un miglioramento ed un’ottimizzazione dei tempi e della fruibilità del demanio sciabile in importanti termini percentuali. La portata oraria è doppia e i tempi di percorrenza più che dimezzati. Sono questi elementi logistici che consentono una fruibilità ed un accesso serale agli appassionati.
Gli investimenti
L’impegno economico per questa rivoluzione dell’offerta turistica ammonta a circa 22 milioni di euro per il solo ramo impianti. Tale investimento è a carico di RSI srl, società detenuta al 100% da Valle Decia, facente capo per quota maggioritaria al manager finanziario colerese Massimiliano Belingheri. A sostegno dell’impegno privato anche il contributo economico di Regione Lombardia, pari a 4,5 milioni di euro che rappresentano una quota
del 20% degli investimenti del project financing e al 15% degli investimenti complessivi. Tale contributo si inserisce in un più ampio intervento di sostegno alla Val di Scalve, concretizzatosi con il patto territoriale siglato nell’ottobre 2022 .
“Dopo la cerimonia dello scorso primo aprile che sanciva l’inizio dei lavori – ha sottolineato nel suo intervento Carlo Maurizio Zanni, presidente di Valle Decia – grazie all’impegno di tutti ci ritroviamo, dopo solo 8 mesi, sul piazzale della stazione di partenza di Carbonera per annunciare l’apertura della stagione 2023/2024 con impianti nuovi e una stazione rinnovata – Colere Infine Mountain. Questa giornata assume per le nostre comunità e l’intera valle una duplice valenza. Cento anni fa questa terra veniva segnata dal disastro del Gleno, seminando morte e distruzione. Oggi, nel ricordo di quel tragico evento e nella rispettosa commemorazione di quanti persero la vita, questo vuole essere un momento di rinascita. Di ripartenza. Un nuovo inizio”.
“Colere Infinite Mountain rappresenta un significativo rilancio turistico per Colere e per tutta la Valle, con un ritorno in termini turistici ed economici che andrà a beneficio di tutta la provincia di Bergamo”. Zanni si esprime con soddisfazione per il risultato raggiunto dal team di Valle Decia ed Rsi, rivolgendo un ringraziamento particolare a Massimiliano Belingheri.
“Ha creduto per primo nel progetto, spinto, oltre che dalla sua capacità imprenditoriale, anche dall’attaccamento al suo paese e alla val di Scalve. Tutto è iniziato nell’estate 2021 quando si sono incontrati proprio Massimiliano Belingheri e Silvio Rossi – ha ricordato Zanni, riavvolgendo il nastro -. Quella è stata la scintilla del progetto di rilancio di Colere che ha coinvolto in rapida successione, oltre a me anche Alessandro Pasini, Alessandro Bettineschi e Giulia Manzoni. Con tutti loro abbiamo portato a termine un percorso, non sempre facile ma che ci consente qui oggi di festeggiare il nuovo comprensorio insieme a tutti voi”.
Zanni ha ricordato anche come il “risultato è stato ottenuto anche grazie al contributo degli Enti territoriali. In primis, vorrei ricordare il partenariato tra pubblico e privato che ha consentito il disegno di un project financing e la firma di una Convenzione con il Comune di Colere della durata di 60 anni. Significativo è stato il contributo economico di 4,5 milioni di euro che ci ha riconosciuto la Regione Lombardia. Non ultimo un ringraziamento alla Comunità Montana e alle associazioni del territorio che hanno contribuito all’iniziativa”.
A Colere impianti aperti… di corsa verso il futuro
Colere Infinite Mountain ha già un’agenda fitta per il futuro prossimo. A partire dal 2024 è, infatti, previsto l’intervento sui rifugi Plan del Sole e Cima Bianca. Primi due lotti di un programma che mira a trasformare Colere in una meta attrattiva non solo per le note caratteristiche ambientali e sportive ma anche per l’esperienza gastronomica e di relax. Obiettivo dunque è quello di ampliare il bacino di utenza dai soli sciatori agli amanti della montagna a tutto tondo, sportivi e non. Il progetto, commissionato allo studio P2A Design, già coinvolto nel project financing degli impianti di risalita, prevede – per un importo di circa 8 milioni di euro – la completa ristrutturazione di entrambi i rifugi. Ciò per ampliare l’offerta ricettiva e ottenere spazi comuni più attrattivi e differenziati in base alle diverse fruizioni.
Verrà inoltre avviata la costruzione di un secondo bacino idrico in quota funzionale al potenziamento dell’innevamento artificiale e come presidio antincendio. È in programma, inoltre, la progettazione e la realizzazione di un Bike Park con nuovi percorsi per le biciclette per destagionalizzare il comprensorio turistico.
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Carlo57
2 Dicembre 2023 at 16:19
Avete scritto “Colere Infine Mountain” anziché “infinite”. Questo banale refuso la dice tutta su quanto sia rischioso, insensato e ridicolo mettere nomi anglofoni anche alle stazioni sciistiche. Inoltre “Infinite” non si accorda con “Mountain”.
Semmai ci voleva “Infinity”. Come faranno a pronunciare correttamente il nome se perfino la Mountain Bike la chiamano Muntanbaich?