Cronaca
80esimo anniversario dell’eccidio Partigiano di Lovere
80° anniversario dell’eccidio Partigiano di Lovere del ’43: sabato 16 e domenica 17 dicembre due giorni di iniziative per ricordare i 13 Martiri
Ricorre quest’anno l’80esimo anniversario dell’eccidio Partigiano di Lovere, in provincia di Bergamo, in cui persero brutalmente la vita 13 combattenti antifascisti, conosciuti come “I 13 martiri”: una ricca e sentita commemorazione li ricorda sabato 16 e domenica 17 dicembre, proprio a Lovere, organizzata dalla Sezione ANPI Lovere e Comune di Lovere.
Eccidio Partigiano di Lovere: cosa accadde il 7 dicembre del 1943
Il 7 dicembre del 1943 un feroce rastrellamento dei fascisti sui monti sopra il paese si concluse con diversi arresti, tra cui quello di 13 Partigiani: in buona parte d’età tanto giovane che oggi sarebbero considerati dei ragazzini. Vennero catturati, torturati e poi fucilati il 22 dicembre.
Erano Francesco Bessi, 19 anni, Salvatore Conti, 21 anni, Andrea Guizzetti, 19 anni, Aleandro Locardi, 23 anni, Vittorio Lorenzini, 22 anni, Guglielmo Macario, 18 anni, Giovanni Moioli, 17 anni, Luca Nitckisc, 23 anni, Ivan Piana, 19 anni, Giuseppe Ravelli, 20 anni, Mario Tognetti, 21 anni, Giovanni Vender, 17 anni, e Giulio Buffoli, 41 anni e padre di cinque figli.
Il rastrellamento fu rappresaglia per un’azione condotta dai Partigiani una settimana prima, quando in 27 scesero nel paese di Lovere occupando e danneggiando la locale sede del fascio, poi ne catturarono il segretario di Costa Volpino ed entrarono nell’Ilva impossessandosi della cassa d’eccedenza. Un’azione programmata, tra le prime avvenute in bergamasca, che portò alla morte di Rosa e Cortesi, due illustri capi del fascismo loverese. La rappresaglia nazifascista che ne seguì voleva stroncare sul nascere il movimento partigiano: il rastrellamento della Val Supine portò alla cattura di sette dei Tredici Martiri. Gli altri sei vennero prelevati direttamente nelle loro case nei giorni successivi. Tutti vennero condotti nelle carceri dell’ex Collegio Baroni in via Pignolo a Bergamo. Il 22 dicembre a Lovere, dopo ripetute violenze, furono fucilati.
Dopo l’inverno del ’43 altri giovani si unirono alla formazione insieme ai pochi Partigiani superstiti e così nacque la 53esima Brigata Garibaldi, che assunse il nome “Tredici Martiri di Lovere” e fu capeggiata da Giovanni “Montagna” Brasi, poi anche Sindaco di Lovere, e di cui fece parte anche Giuseppe “Brach” Brighenti.
Il programma delle commemorazioni
Sabato 16 dicembre sono previste due iniziative: alle 10,30 alla Biblioteca Civica “Tredici Martiri” saranno presentati i diari del Partigiano Ivan Piana agli studenti dell’Istituto Superiore intitolato proprio a Piana. Mentre alle 17, nella Sala Consiliare del Municipio, gli stessi diari del Partigiano Ivan Piana saranno presentati al pubblico, con interventi di ISREC – Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Bergamo, rappresentato da Elisabetta Ruffini e Angelo Bendotti, rispettivamente Direttrice e Presidente; introduzione di Alex Pennacchio, Sindaco di Lovere.
Domenica 17 appuntamento alle 8,30 al Santuario Sante Bartolomea e Vincenza per la messa in ricordo; alle 9,45 è prevista la deposizione di una corona d’alloro al Monumento dedicato ai Tredici Martiri, cui seguirà una sfilata per le vie cittadine con accompagnamento musicale dal Corpo Bandistico di Lovere. Alle 11, al Cimitero, conclusione della commemorazione con la deposizione di una corona d’alloro al Monumento dei Tredici Martiri e l’intervento del Presidente di ANPI Nazionale Gianfranco Pagliarulo.
Spiega Mauro Magistrati, Presidente di ANPI provinciale: «Le commemorazioni degli eccidi Partigiani sono come sempre momenti fondamentali per la nostra attività, occasioni in cui ribadire la necessità di difendere la Costituzione nata dall’Antifascismo attraverso il ricordo di chi è morto per garantire a noi tutti libertà e delle loro coraggiose azioni di Resistenza. E oggi, sempre più, vogliamo ribadire anche il valore della pace come elemento fondante e imprescindibile della nostra vita democratica e non, come spesso purtroppo accade, come valore da sbandierare quando fa comodo per poi contribuire ad alimentare guerre e ostilità in giro per il mondo. La guerra non è mai una soluzione, vogliamo ricordarlo di nuovo, senza stancarci».
La partecipazione alle iniziative di Lovere è sempre libera e gratuita. Info per il pubblico: www.anpibergamo.it, facebook “ANPI comitato provinciale di Bergamo”.
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