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Confronto a Clusone sulla settimana corta: rischio calo di iscritti

Confronto a Clusone sulla settimana corta: il Dirigente non apre con urgenza alla riconvocazione del Consiglio d’Istituto, il rischio è un significativo calo di iscritti

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in foto da sinistra: il Dirigente scolastico, Scandella, Morstabilni e Bigoni

Sembrava essere una tematica condivisa dai più, quella della settimana corta da introdurre all’Istituto Comprensivo di Clusone, novità votata favorevolmente dal 70% dei genitori della primaria e dal 68% di quelli della secondaria di primo grado, chiamati ad esprimersi attraverso un questionario negli scorsi mesi. Aveva votato il 95% degli aventi diritto. Quindi il messaggio era inequivocabile seppur non vincolante. La questione invece continua a creare divisioni.

Dopo il “no” di lunedì del Consiglio d’Istituto e la mobilitazione di alcune decine di genitori con pec e lettere protocollate a cui non è stata data risposta nel corso della settimana, questa mattina si sono trovati fuori dall’Istituto una cinquantina di genitori. Non una protesta ma un interessamento urgente dettato dall’apertura delle iscrizioni del 18 gennaio prossimo (data fissata dal Ministero).

All’interno si sono incontrati informalmente il Dirigente Scolastico Raffaele di Stasi, il sindaco Massimo Morstabilini e l’assessore Flavia Bigoni, con l’interessamento del consigliere regionale di Clusone Jacopo Scandella. Finito l’incontro i tre hanno relazionato quanto si sono detti.

Settimana corta a Clusone: cosa è emerso

“Ci viene contestato di aver diffuso un comunicato troppo sintetico – ha spiegato il Dirigente – per spiegare il no alla settimana corta. La scuola darà delle risposte sulle motivazioni che hanno portato a questa decisione. Pubblicheremo sull’albo pretorio il verbale del Consiglio d’Istituto per offrire le motivazioni richieste. Ci siamo incontrati col sindaco e abbiamo deciso di rivederci nei prossimi per capire se ci sono le condizioni per ridiscutere la convocazione del Consiglio d’Istituto, che è l’organismo eletto democraticamente che decide in merito a queste questioni. Non ci sono i tempi di dare risposte entro il 18, cercheremo comunque di non andare oltre questa data”.

Il sindaco Massimo Morstabilini si era già espresso ieri per quanto gli compete, ovvero la parte organizzativa del servizio mensa e del trasporto. Questioni già trattate da mesi ma che evidentemente non hanno convinto tutti i votanti del Consiglio d’Istituto viste le brevi motivazioni portate a conoscenza sino ad oggi ovvero “al momento si ritiene che non ci siano le condizioni organizzative e didattiche per modificare l’assetto orario e offrire alle famiglie un servizio efficiente”.

“Sono in attesa di sentire la Presidente del Consiglio d’Istituto che è il riferimento principale di questo organismo e che ieri non mi ha risposto ma mi dovrebbe chiamare a breve – ha spiegato Morstabilini -. Con il Dirigente abbiamo concordato di incontrarci a breve con la Presidente per rivalutare quanto accaduto fino ad oggi. Faremo poi un incontro con i genitori informale, speriamo entro mercoledì o giovedì”.

I genitori restano comunque basiti di fronte alla mancanza di spiegazioni: “E’ stato uno schiaffo a tutta la comunità – commenta un papà -. I nostri rappresentanti non ci hanno rappresentato. E’ stata una fiducia tradita perché non dovevano esprimere un voto personale ma rappresentativo. Anche i docenti, quelli della primaria, si erano espressi a favore, quindi non capiamo cosa sia accaduto. E le poche spiegazioni non sono giustificabili viste tutte le rassicurazioni date dall’amministrazione dal punto di vista organizzativo. Noi chiediamo democraticamente di rivedere una decisione e non possiamo accettare questa ostilità. Siamo una maggioranza in ostaggio a poche persone”.

“Siamo molto delusi – aggiunge una mamma che deve decidere dove iscrivere il figlio alla primaria -. L’inconcludenza di oggi, dopo che abbiamo atteso tutti i passaggi formali, non ci fa ben sperare e il rischio concreto, manifestato da molte famiglie, è che ci sia un calo di iscrizioni visto che alcuni di noi li porteranno altrove. Qualcuno deve prendersene la responsabilità”.

Le dichiarazioni del dirigente scolastico

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