Cronaca
Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare: quasi 300mila euro a sostegno della ricerca
La fondazione ARMR, ha la sua sede operativa a Bergamo, e promuove da oltre 30 anni la ricerca delle cause delle Malattie Rare
Arriva a quasi 4 milioni e supera le 300 borse di Studio l’attività di ARMR, Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare, nei suoi 31 anni di vita. Anche quest’anno, la 31° cerimonia di consegna borse di studio ha visto quasi 300mila euro destinati a 7 ricercatori per borse di studio, 4 Career Development Program, 2 Paper Awards, 3 Grant di Studio. Un progetto per lo sviluppo di una terapia cellulare per la cura della porpora trombotica trombocitopenica grazie al 5 per mille e il Premio ARMR 2024 alla senatrice a Vita Elena Cattaneo.
“Grazie. In una parola sola, tutta l’emozione di questa giornata” – afferma Daniela Gennaro Guadalupi, presidente della fondazione ARMR – “Ogni anno cresce il numero dei sostenitori, degli amici e dei volontari. A loro va il sentimento di gratitudine per l’opportunità data anche quest’anno ai giovani borsisti di portare avanti progetti di ricerca importanti. Una rete di generosità che da speranza al futuro della ricerca e delle malattie rare”.
Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare: da 30 anni al fianco della ricerca
La fondazione ARMR, ha la sua sede operativa a Bergamo, e promuove da oltre 30 anni la ricerca delle cause delle Malattie Rare, con un reale sostegno economico a progetti di ricerca clinica e sperimentale. Raccoglie fondi per borse di studio, Grant di Ricerca e altre forme di sostegno da assegnare a Ricercatori, sia italiani che stranieri, che collaborino a progetti di Ricerca da effettuare presso l’Istituto Mario Negri.
Importante anche la realizzazione di “Casa Federico”, il lascito testamentario adibito ad alloggio con 3 camere per ospitare parenti di ammalati ricoverati per cure a Bergamo e ricercatori fuori sede.
Un sostegno alla ricerca, quello di ARMR, che si concretizza anche attraverso la promozione delle relative tematiche scientifiche.
Un talk con Remuzzi, Garattini, Cattaneo e Benigni
Perciò, la cerimonia di sabato 13 gennaio 2024 è stata aperta da un talk, moderato dal prof. Giuseppe Remuzzi, a cui hanno preso parte illustri relatori: il prof. Silvio Garattini, presidente e fondatore dell’Istituto Mario Negri, la senatrice a vita Elena Cattaneo, professoressa ordinaria di farmacologia presso l’Università degli studi di Milano, la dott.ssa Ariela Benigni, segretario scientifico dell’Istituto Mario Negri, coordinatore delle ricerche per le sedi di Bergamo e Ranica e delegata dal Mur per il Comitato di Programma Horizon Europe Cluster 1 Health.
“Siamo profondamente grati alla Fondazione A.R.M.R. che da oltre 30 anni sostiene il nostro Istituto e la ricerca sulle malattie rare – commenta Giuseppe Remuzzi, Direttore dell’Istituto Mario Negri –. L’Italia fa ricerca, i nostri ricercatori sono bravi, ma da noi la ricerca è a ostacoli. Nonostante ciò, questo paese ha le risorse per affrontare le difficoltà e fare cose straordinarie, ricordiamo per esempio il nostro Servizio sanitario nazionale, la cosa più preziosa che abbiamo e che non dobbiamo perdere”
“Sono molte le difficoltà che deve affrontare la ricerca oggi, come il grande scollamento tra la parte tecnica e la volontà politico-decisionale – continua Ariela Benigni, Segretario scientifico e Coordinatore delle ricerche delle sedi di Bergamo e Ranica dell’Istituto Mario Negri – Ma la nostra determinazione deve essere un esempio per i giovani ricercatori; abbiamo il dovere di mostrare loro che c’è una prospettiva incoraggiante e il loro entusiasmo deve essere alimentato per costruire il futuro della ricerca. Un entusiasmo che si rinnova grazie anche all’impegno costante di ARMR”.
“Non deve passare inosservato un problema globale del nostro Paese: nonostante il basso numero di laureati e dottorati italiani, abbiamo i migliori ricercatori del mondo, ma lavoriamo in condizioni di povertà. Per avvicinarci per esempio alla situazione della Francia, per la ricerca dovremmo spendere 22 miliardi in più all’anno – commenta Silvio Garattini, Presidente e fondatore dell’Istituto Mario Negri – Per questo il sostegno alla ricerca è fondamentale e ringrazio ARMR per la costanza e la determinazione con cui ci sostiene da oltre 30 anni”.
Premo ARMR alla senatrice a vita Elena Cattaneo
“Premio ARMR” che ogni viene riconosciuto a personalità che si sono particolarmente distinte nel campo della ricerca, ricerca di valori intesa come testimonianza di vita, quest’anno è stato conferito alla senatrice a vita prof.ssa Elena Cattaneo, per l’alto valore delle sue scoperte nel campo delle Malattie Rare e in particolare della Corea di Huntington. Straordinario il suo impegno, come Senatrice a vita, per promuovere la ricerca scientifica del nostro paese e aiutare i giovani ricercatori a realizzare i loro sogni. La professoressa Cattaneo si è impegnata in prima persona a favore dell’etica della ricerca e del rigore in campo scientifico.
Il bando per il prossimo anno prevede un incremento del valore delle borse di studio che passa da 18 a 21mila euro pe ogni borsa. Un ulteriore valore aggiunto a sostegno di giovani ricercatori, menti brillanti che contribuiranno alla crescita di competenze in Italia.
Continua con rinnovato entusiasmo l’impegno di ARMR, forte della rete di persone generose e solidali, che hanno una visione di fiducia nella ricerca per la costruzione di un futuro di speranza per chi è affetto da malattie rare.
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