Cronaca
Liste d’attesa, la CGIL di Bergamo replica a Bertolaso: «Sconcertati dalle dichiarazioni»
Liste d’attesa, la vicenda di una paziente oncologica bergamasca. La replica della CGIL di Bergamo all’assessore Bertolaso
In risposta al comunicato diffuso da Lombardia Notizie, agenzia di stampa della Giunta di Regione Lombardia, che riprende la questione delle liste di attesa infinite e il caso di una paziente oncologica di Bergamo, interviene Marco Toscano, segretario generale della CGIL provinciale, con la nota qui di seguito.
“Siamo sconcertati dalle dichiarazioni dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso. Siamo certi che lo stesso sconcerto è condiviso dalle cittadine lombarde che negli ultimi mesi hanno cercato di fissare una mammografia, un’ecografia al seno o altri esami diagnostici per i quali è stato loro risposto che le attesa vanno oltre l’anno”.
“Alla cittadina che si è rivolta a noi, ben consapevole che avrebbe dovuto accontentarsi di una qualsiasi struttura della provincia, dal Centro Unico di Prenotazione reginale è stato riposto che avrebbe potuto provare in provincia di Brescia, non essendoci alcun posto per 3 dei 4 esami prescritti nei tempi opportuni, cioè prima della fine del 2025, tranne che per uno, che andava però eseguito in contemporanea con gli altri”.
“La sola idea che a qualcuno venga in mente di tacciare come fake – usando un linguaggio peraltro così violento – un caso come questo ci lascia senza parole. Alle insistenti richieste di un’addetta dell’ufficio stampa di Regione Lombardia di avere il nome della cittadina che ci ha segnalato la sua vicenda, abbiamo risposto di no, perché la signora ha preferito rimanere anonima”.
“Approfittiamo di questa occasione per invitare nuovamente i cittadini e le cittadine a segnalarci casi di liste d’attesa troppo lunghe che abbiano compromesso il loro diritto alla cura e alla salute, contattando le sedi CGIL della provincia”.
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