Bratto, ultimo saluto alla piccola Giada “figlia di tutti noi”

CASTIONE DELLA PRESOLANA – Un ultimo commosso saluto a Giada Paolella: oggi nella chiesa di Bratto si è svolto il funerale della piccola morta nell’incidente di martedì sera a Clusone. In tantissimi hanno accompagnato la bara bianca in corteo dalla casa della bisnonna, dove era stata allestita la camera ardente. Un corteo partecipato, silenzioso, quasi dimesso: troppo il dolore per i famigliari ma anche per tutta la comunità che fatica a metabolizzare una perdita così grave.

Giada aveva 8 anni, frequentava la seconda elementare. Per lei non c’è stato nulla da fare: nell’impatto di martedì è morta sul colpo. Meno grave il fratellino che si trovava accanto a lei sui sedili posteriori: operato non è in pericolo di vita. Ancora in coma farmacologico invece nonna Paola Tomasoni che avrebbe dovuto riportare i nipoti a casa dopo una serata di sport tra allenamenti di nuoto e partire di calcio. Nonna Paola era alla guida di una Seat Ibiza quando qualcosa è andato storto: poco dopo le 22:30 infatti la sua auto si è schiantata frontalmente con una Bmw che procedeva verso Bergamo. Scenario dell’incidente la Strada Statale 671 tra Clusone e Rovetta, all’altezza della semicurva nei pressi della frazione di San Lorenzo. Le forze dell’ordine hanno stabilito tutti gli accertamenti del caso e la Procura di Bergamo ha aperto un’indagine per chiarire la dinamica.

A Bratto le commosse parole del parroco per Giada

Il parroco don Stefano Pellegrini ha usato queste parole durante l’omelia: “Giada era dolce, così l’hanno descritta tutti. Speriamo che la dolcezza di Maria la accolga tra le sue braccia. Che sia per noi dolce il distacco. Abbiamo provato a rispondere ai dubbi dei bambini ma quello che non sappiamo dire noi Signore, fallo tu. Fallo per mamma Laura, papà Roberto, per il fratellino Davide, per le nonne e le bisnonne. Fallo per tutta la comunità. L’abbiamo vista qui in oratorio, a pregare, a giocare.  E’ figlia di tutti noi, della nostra comunità. Preghiamo perché come grande è il dolore sia grande la consolazione che Dio ci promette”.

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