Cronaca
Alessia Pifferi condannata all’ergastolo per la morte della figlia Diana
Alessia Pifferi è stata condannata all’ergastolo per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana di 18 mesi abbandonata nel 2022
Alessia Pifferi è stata condannata all’ergastolo per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana di 18 mesi, abbandonata a casa da sola per 6 giorni nel luglio del 2022. L’episodio è strettamente legato alla Val Seriana: la donna infatti era a Leffe in quei giorni in cui la piccola moriva abbandonata a se stessa.
La decisione arriva dalla Corte di Assise di Milano. I giudici hanno escluso l’aggravante della premeditazione che le veniva contestata insieme a quelle dei futili motivi e dell’aver commesso il fatto nei confronti della figlia minorenne. La 37enne è stata anche condannata al risarcimento dei danni in via previsionale a favore delle parti civili: 20mila euro per la sorella Viviana Pifferi, 50mila euro per la madre, Maria Assandri. A pena espiata, inoltre, sarà sottoposta a un regime di libertà vigilata per tre anni. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.
Diana era stata ritrovata senza vita in casa a Milano in un appartamento in via Parea, alla periferia est, il 20 luglio 2022. La 36enne per sei giorni l’aveva lasciata da sola in casa e si era recata in Val Seriana a Leffe, dall’ex compagno (non coinvolto nella vicenda). A dare l’allarme una vicina di casa. La bambina era stata lasciata nel lettino con un biberon di latte ed è morta di stenti. Ritrovati nell’appartamento anche dei tranquillanti che la madre avrebbe somministrato alla piccola per sedarla.
La difesa di Alessia Pifferi: “Faremo appello”
La difesa aveva chiesto l’assoluzione, sostenendo che la donna non avesse intenzione di uccidere la piccola: “Fu abbandono di minore”. All’arringa del legale della donna, Alessia Pontenani, aveva replicato il pm Francesco De Tomasi, chiedendo l’ergastolo.
“Leggeremo le motivazioni, poi ovviamente faremo appello, mi aspettavo una sentenza così dura. Penso non ci sia stato un clima sereno e senza l’inchiesta parallela forse la perizia psichiatrica avrebbe dato esito diverso”. Questo il commento della difesa di Alessia Pifferi al termine della lettura della sentenza.
“È una sentenza giusta, la prima tappa per l’accertamento della verità. Ci ho creduto sempre e con questo verdetto hanno riportato al centro del processo la vittima”. Così il pubblico ministero Francesco De Tommasi, dopo la lettura della sentenza. “Ho visto una donna che ha recitato una parte, mi aspettavo l’ergastolo”, ha dichiarato.
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