Cronaca
Il segreto di Gasperini e Percassi? La pannocchia amuleto di Mais Spinato di Gandino
Il curioso e continuo legame con la Val Gandino e con il Mais Spinato ha portato fortuna a Gasperini e Percassi
L’Atalanta ha vinto l’Europa League 2024, cambiando la propria storia e quella di una città e di una provincia con cui si identifica profondamente. La “nuova era” è cominciata nel 2016, quando a condurre i neroazzurri è arrivato Gian Piero Gasperini, colui che il presidente Percassi ha definito da tempo “mister a vita”.
Il legame tra la Val Gandino e Gasperini dal 2016
Presidente ed allenatore sono accomunati da un percorso incredibile che è ormai leggenda, ma anche da un curioso “segreto” che a conti fatti risulta assolutamente fondato. Per raccontare questa storia bisogna ritornare all’8 settembre 2016, in Val Gandino. Quella sera a Casnigo era in programma l’inaugurazione del nuovo Centro Sportivo Comunale, creato dal Comune e, soprattutto, dalla società Juvenes Gianni Radici. Gasperini è l’ospite d’onore e viene intervistato dallo speaker Giambattista Gherardi, giornalista locale e vicario dell’Atalanta Club Valgandino.
“Fu un breve dialogo di circostanza – racconta Gherardi – ma ricordo che rassicurai il mister rispetto all’incombente partita con il Torino, convinto come ero che ci saremmo sbloccati dopo le sconfitte iniziali contro la Lazio a Bergamo e la Sampdoria a Genova”. Con il Torino fu effettivamente vittoria e nelle settimane successive cominciò “l’era Gasperini”. “Con Gasperini –aggiunge Gherardi – ci fu un ulteriore incontro a una cena e riservò apprezzamenti ai prodotti di Mais Spinato, progetto di cui sono stato ideatore. Insieme a un paio di produttori nacque l’idea di recapitare in sede Atalanta una consona fornitura di frollini, gallette e chiacchiere. Aggiungemmo un prezioso amuleto: una piccola pannocchia di Mais Spinato. Non una cosa così semplice: il seme è tutelato ai massimi livelli e ci sono rigide procedure di tutela”.
La pannocchia arrivò a destinazione e, a giudicare dai risultati, si rivelò davvero un amuleto efficace: alla fine di quella stagione l’Atalanta fu quarta, qualificata dopo 26 anni per l’Europa League e prima lombarda della storia davanti ad entrambe le milanesi in classifica.
A Percassi il premio Bravo Papà 2024
Con un salto di otto anni arriviamo alla primavera di quest’anno, quando l’Atalanta Club Valgandino, presieduto sin dalla fondazione del 1979 da Enzo Conti, decide di assegnare il premio “Bravo Papà” al presidente Antonio Percassi.
“Un premio – racconta Conti – destinato da ormai 30 anni ai calciatori diventati papà, che per l’occasione abbiamo conferito a Percassi “alla carriera”, essendo padre di sei figli e idealmente della grande famiglia atalantina. Il 19 marzo abbiamo avuto l’onore di averlo ospite ed abbiamo pure ricordato i 40 anni dall’inno “Forza Atalanta” che il nostro Club ha inciso nel 1984 con Marino Magrin”. Alla premiazione non possono mancare i prodotti di Mais Spinato e lo speaker di turno è ancora Gherardi.
“Dopo aver consegnato il premio Bravo Papà – ricorda – ho consegnato anche al presidente una pannocchia amuleto, spiegando che se con quella data a Gasperini otto anni prima avevamo raccolto tali e tanti risultati, chissà quali traguardi avremmo raggiunto con la seconda. Ebbene, dopo quella serata l’Atalanta ha rifilato tre gol al Napoli, tre al Liverpool, tre al Marsiglia, raggiunto la finale di Coppa Italia e conquistato la zona Champions in campionato. Ora l’Europa League. Direi che se tre indizi fanno una prova, qui i meriti del Mais Spinato di Gandino sono lapalissiani”.
In circolazione sui social c’è addirittura un meme che mostra un Percassi esultante per risultati e pannocchia. I ben informati assicurano che a breve questo racconto potrebbe rinnovarsi in una cena a Gandino, sicuramente davanti ad una Spinata al Caffè Centrale, sulla piazza del municipio. Il locale è abituale ritrovo del Club Valgandino, rappresentato a Dublino dal presidente Conti e dalle dee locali Adriana e Rosanna Locatelli. In tavola ci sarà finalmente una Coppa, ma sicuramente non potrà mancare una pannocchia. Di Mais Spinato, ovviamente.
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