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Convertitori di porte seriali: immancabili, essenziali e popolarissimi nell’industria 5.0
Nel panorama della moderna industria stiamo assistendo a una sempre maggiore centralità della connettività. Si tratta di un principio, o di un valore, che permette alle aziende produttive di ridurre gli sprechi e di ottimizzare le performance grazie alla connessione tra vari dispositivi.
Per farlo le aziende si servono di convertitori di porte seriali, tipo Moxa UPort 1250, noti anche come serial-to-Ethernet o serial-to-IP. La loro presenza gioca un ruolo essenziale nel connettere dispositivi legacy, cioè che utilizzano porte seriali tradizionali, con le moderne reti basate su IP. Vediamo più da vicino di cosa si tratta.
Il bisogno di “connettere”
L’Industria attuale spinge verso una collaborazione sempre più avanzata tra sistemi automatizzati e operativi umani, il che richiede un sempre maggiore bisogno di connettività. Il punto è che la tecnologia scorre veloce e, quindi, così come uno smartphone o una lavatrice tendono ad “invecchiare prima”, allo stesso modo anche i macchinari industriali subiscono tale obsolescenza.
Nel campo industriale, tuttavia, non possiamo pensare di sostituire di continuo un macchinario per “correre” dietro a tutte le innovazioni del momento. È per questo che entrano in ballo i convertitori di porte seriali, cioè traduttori capaci di far parlare tra loro tecnologie di diversa appartenenza.
I convertitori di porte seriali, in pratica, permettono alle aziende di proteggere i loro investimenti in macchinari e dispositivi esistenti, mantenendo la loro operatività mentre si aggiornano a infrastrutture di rete più avanzate. Questo processo di modernizzazione è fondamentale per sostenere l’evoluzione tecnologica senza incappare in costi troppo elevati per la sostituzione completa delle apparecchiature.
Scalabilità dei convertitori seriali
Ciò che rende i convertitori così essenziali per le reti industriali moderne, in pratica, è la scalabilità. Questi dispositivi, infatti, permettono alle aziende di espandere la loro rete produttiva senza dover sostituire l’intero sistema.
In pratica, grazie ai convertitori, è possibile aggiungere nuovi dispositivi man mano che l’azienda cresce, mantenendo una comunicazione fluida ed efficiente tra tutte le componenti del sistema.
Anche integrarli è relativamente semplice. Il loro impiego, infatti, è stato progettato per agevolare le fasi di messa in opera. Questo significa che vengono ridotti i costi di implementazione, sia diretti che indiretti, ovvero quelli relativi all’intervento e quelli che derivano dalla sospensione delle attività e dalla nuova curva di apprendimento.
Dove vengono impiegati i convertitori?
L’uso dei convertitori di porte seriali è oramai diffuso ovunque. Nell’automazione industriale, per esempio, agevolano la connessione di dispositivi PLC, ovvero sensori e macchinari specializzati ai sistemi di controllo centralizzati. Nei settori del trasporto e delle energie rinnovabili, invece, i convertitori di porte seriali facilitano la comunicazione tra vari dispositivi e sistemi di supervisione, assicurando una rapida risposta al variare delle condizioni ambientali.
A prescindere dal settore, il loro uso è particolarmente diffuso e apprezzato anche perché garantisce sicurezza e stabilità in una rete. In che modo? Attraverso la capacità di monitoraggio remoto, cioè la possibilità di effettuare diagnosi in tempo reale utili per la manutenzione predittiva e, quindi, per fare prevenzione anti-guasto.
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