Cronaca
La campagna elettorale di Albino si chiude con una fuga di dati
Una fuga di dati sensibili non autorizzati chiude la campagna elettorale ad Albino. Il sindaco ha fatto una segnalazione al garante della privacy
ALBINO – Una fuga di dati sensibili non autorizzati chiude la campagna elettorale ad Albino. A rendere noto l’accaduto il sindaco uscente Fabio terzi che, in seguito al fatto, ha inoltrato una segnalazione al garante della privacy e al Prefetto di Bergamo. “Non accuso nessuno – spiega Terzi, che dopo due mandati si candida in lista con Daniele Esposito (centrodestra) – ma quella che va segnalata è un’irregolarità. E’ mio dovere segnalarla anche a tutela dei dipendenti che hanno sempre lavorato con professionalità e nella totale trasparenza”.
Albino: lettere nelle poste con indirizzi e nomi e cognomi
Al centro della questione delle lettere di propaganda elettorale firmate dai ragazzi del gruppo “Futuro in Comune” (uno dei gruppi che sostiene Paola Benigni), intestate con nome, cognome e indirizzo dei destinatari e arrivate al domicilio dei giovani tra i 20 e i 30 anni. Nulla di anomalo fin qui, se non fosse che nessuno ha fatto richiesta di questi dati all’ufficio competente.
O meglio: un consigliere uscente di minoranza ne ha fatto richiesta ma non li ha ottenuti per la finalità propagandistica. A mettere i puntini sulle i è ancora Terzi: “Chiariamo, un rappresentante di una lista può chiedere i dati degli elettori motivandone l’uso e soprattutto garantendone l’uso corretto a tutela della privacy e del trattamento di questi dati che, una volta usati, vanno distrutti e non utilizzati per altri scopi. Un consigliere uscente di minoranza li aveva chiesti per conto del proprio gruppo ma non li aveva ottenuti visto che il funzionario dell’ufficio comunale aveva chiesto di integrare la richiesta con alcuni elementi che mancavano. Quella pratica si è fermata lì. Sta di fatto che lo stesso consigliere li ha chiesti in qualità di consigliere in carica: in questo modo li ha ottenuto senza dover dare spiegazioni, come prevede la normativa, ma per solo uso a fini istituzionali e non per cederli a terzi. Per questo siamo intervenuti tempestivamente. Anche a seguito di diverse segnalazioni dei giovani che hanno ricevuto queste lettere e delle loro famiglie. Saranno poi gli enti preposti a capire se c’è da prendere provvedimenti contro qualcuno”.
Ad Albino è sfida a tre
Terzi aggiunge: “Da sindaco lascio 90 dipendenti che che hanno sempre lavorato con professionalità, è il minimo che io sia il custode della privacy dei dati sensibili che passano dal Comune e del loro lavoro. Preciso infine che non ce l’ho con i ragazzi che probabilmente non avevano idea della gravità della cosa, ma la gestione dei dati è troppo delicata per non essere trattata nel modo corretto”.
E infine relativamente alla sua candidatura: “Qualora mi troverò a sedere tra i banchi di maggioranza magari come assessore o come consigliere, anche tra i banchi di minoranza, darò il mio contributo come ho sempre fatto in sostegno anche al mio vice sindaco Daniele Esposito che corre questa importante partita”.
Daniele Esposito corre per il centrodestra. La sfida è a tre contro appunto Paola Benigni con InAlbino e Fabio Gualadris sostenuto dalla lista civica “Gente in comune”. Essendo un comune sopra i 15mila abitanti per non andare al ballottaggio alla lista vincente serve il 50%+1 dei voti.
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