Valbondione crede nel Comprensorio, Walter Semperboni: “Occasione unica”

VALBONDIONE – L’ha sempre sostenuto da consigliere comunale ma ora lo dice da sindaco del comune dove il Comprensorio sciistico Colere – Lizzola avrebbe più impatto: Walter Semperboni, primo cittadino di Valbondione, appoggia totalmente il progetto promosso dalla società RSI, titolare della stazione Infinite Mountain di Colere.

La stessa società, attraverso un comunicato, ha reso noto l’atto di ieri: ovvero l’aver protocollato, presso i Comuni di Valbondione e Vilminore di Scalve, il Project Financing. Il documento contiene la prima tranche di interventi per l’ammodernamento della stazione di Lizzola e il prossimo collegamento con Colere e la Valle di Scalve.

E gli stessi dichiarano “di attendersi un sostegno importante da parte delle istituzioni pubbliche, regionali e nazionali. In questo senso prenderà parte al prossimo bando del Ministero del Turismo, candidando il rifacimento degli impianti di risalita non ancora aggiornati. Ci si attende che venga riconosciuto il contributo senza precedenti che il progetto nel suo insieme offrirà per la rinascita di territori oggi fortemente interessati dal calo demografico”.

Walter Semperboni: “Un progetto determinante per la sopravvivenza dei nostri Comuni”

Sostegno incondizionato, senza alcun ombra di dubbio, arriva dunque dal nuovo sindaco di Valbondione che così si esprime a riguardo: “Il mio gruppo di maggioranza sostiene questo importante progetto che tutta la Val Seriana non può permettersi di perdere. Se ne parla di decenni è questo è l’ultimo treno, determinante per la sopravvivenza dei nostri piccoli comuni. La RSI ha dimostrato di essere una società seria e il progetto rispetta tutte le normative vigenti senza andare ad interferire in zona protette”.

La bandire nera di Legambiente

Il riferimento è alla bocciatura di Legambiente che, nei mesi scorsi, ha assegnato la bandiera nera definendolo “un progetto già tramontato per problemi finanziari e ambientali”. Secondo Legambiente, molte delle infrastrutture previste si trovano a quote ormai prive di precipitazioni nevose adeguate. “Siamo di fronte a un’ennesima svista degli investitori, che invece di competere con altri distretti su un terreno ormai sempre più scivoloso dovrebbero innovare, indicando ai loro territori scenari più stabili per le nuove generazioni,” aveva commentato  Elena Ferrario, vicepresidente Legambiente Lombardia.

“Non ci si adatta alla crisi climatica aggredendo l’ambiente montano con logiche superate, ma facendo proposte basate su una nuova dimensione economica che abbia la natura al centro degli investimenti e che sia in grado di creare occupazione stabile e radicamento nell’economia della valle. Chiediamo agli amministratori locali di valutare bene l’opportunità delle proposte di sviluppo territoriale.”

Ma Semperboni ne è certo: il risultato finale dei lavori, che prevedono anche la realizzazione di un tunnel sotto il Pizzo di Petto per collegare la Val Conchetta con la Val Sedornia, permetterà il potenziamento dell’offerta turistica della zona con la destagionalizzazione delle attività e, non meno importante, creerà posti di lavoro.

“Valbondione può tornare ad essere il fiore all’occhiello della Val Seriana insieme a tutta l’alta Valle – conclude Semperboni -. Ne abbiamo avuto la prova con l’ultimo evento organizzato, la Festa di Santa Elisabetta, in cui tantissimi turisti hanno raggiunto il nostro paese. Il nostro territorio ha molto da dare, prima che si spenga tutto e sia troppo tardi”.

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