Cronaca
Variante di Cerete: Giunta regionale si impegna a trovare le risorse
La variante di Cerete Basso permetterebbe ai mezzi pesanti che impiegano la SP 53 di evitare di entrare nell’abitato
Dopo decenni di progettazioni e nulla di fatto, grazie all’approvazione di un ordine del giorno con primo firmatario il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Michele Schiavi, approvato con l’assestamento di bilancio in Consiglio regionale, si fa più vicina la realizzazione della variante stradale di Cerete.
La Strada provinciale 53 collega l’alta Val Seriana con la la Val Borlezza e il lago d’Iseo, collegando di fatto le province di Bergamo e Brescia. Sono migliaia i mezzi, di cui molti pesanti, che ogni giorni si trovano a divincolarsi tra le strettoie e le curve del piccolo centro di Cerete Basso. Per evitare ciò sono decenni che si cerca una soluzione.
Variante di Cerete: mancano 3,5 milioni
Il documento impegna il presidente e la Giunta di Regione Lombardia ad attivarsi presso ANAS e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per ottenere il completo finanziamento della variante di Cerete.
“Per proseguire nell’iter progettuale – afferma il consigliere Schiavi – e nella realizzazione dell’opera occorre reperire le risorse mancanti. Ovvero 3,5 milioni di euro necessari alla copertura dei costi legati all’aumento dei prezzi. Durante la fase di progettazione, a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime, il quadro economico dell’opera è aumentato da 7.5 (già stanziati da Regione Lombardia) a 11 milioni di euro. Parliamo di un’opera che il territorio attende da anni. La variante di Cerete Basso, lunga circa 1,5 chilometri, permetterebbe ai mezzi pesanti che impiegano la SP 53 di evitare di entrare nell’abitato”.
“Comune di Cerete – conclude Schiavi -, Comunità Montana Valle Seriana, Provincia di Bergamo e ANAS ritengono l’opera strategica per il territorio della Valle Seriana, del Sebino bergamasco e delle Valli circostanti. La realizzazione, è attesa da troppo tempo, non può più essere rinviata”.
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Claudio
25 Luglio 2024 at 13:36
Ma qualcuno è andato vedere come mai hanno costruito così tante abitazioni a ridosso della strada senza considerare le fasce di rispetto stradali?
I titoli edilizi chi li ha rilasciati?
MAXB
25 Luglio 2024 at 14:37
Percorro spesso quella strada, è imbarazzante…… Il primo progetto è del 2006, e tutti i nostri consiglieri regionali che si sono succeduti, la davano come OPERA IMMINENTE, ormai fatta, strategica e vitale per tutta la Valle Seriana, ma non solo. Ora ripartiamo con gli annunci, se continua cosi, non la vedrò realizzata….. Speriamo che il Dott.Schiavi, non si debba piegare a qualche altro interesse regionale più importante. Continuiamo sperare……
Lorenzo
25 Luglio 2024 at 14:44
Perché dott. Schiavi?
dal suo CV del sito regionale è uno studente, che non ha mai lavorato…