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Cronaca

Bambino maltrattato: arrestati la mamma e il compagno

Bambino di 2 anni maltrattato nella bassa bergamasca: arrestati la mamma 18enne e il compagno grazie ad una segnalazione del Pronto soccorso

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Omicidio in bergamasca
foto di repertorio

Un bambino maltrattato è la vittima del nuovo episodio di violenza domestica individuato dai Carabinieri nella bassa bergamasca. Il piccolo ha solo 2 anni e, grazie all’intervento delle forze dell’ordine, è stato messo al sicuro in una comunità minorile in attesa della decisione dell’Autorità competente.

Bambino maltrattato: indagine scaturita da una segnalazione del Pronto Soccorso

I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Bergamo ed i colleghi della Stazione di Ponte San Pietro, nella serata di giovedì 8 agosto 2024, hanno tratto in arresto una donna 18enne ed un uomo 32enne responsabili di maltrattamenti ai danni del figlio di lei, un minore di anni 2.

L’indagine è scaturita da una segnalazione dei sanitari del Pronto Soccorso pediatrico di Ponte San Pietro che, in seguito ad una visita del bambino, che era stato accompagnato dalla madre il 17 luglio in quanto aveva difficoltà nella deambulazione, avevano rilevato numerose ecchimosi sul corpicino del piccolo.

Immediati accertamenti hanno consentito ai militari di raccogliere gravi elementi a carico di entrambi i soggetti, che a più riprese avrebbero percosso il bambino senza apparente motivo. 

Bambino affidato ad una comunità

I due sono stati associati alla Casa Circondariale di Bergamo. Dopo l’interrogatorio di convalida del GIP del Tribunale di Bergamo, sono stati sottoposti all’obbligo di dimora in un comune della provincia di Foggia.

Il bambino, invece, è stato provvisoriamente affidato ad una comunità. Ciò in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria minorile di Brescia.

L’importanza della Rete Antiviolenza

Pur nella sua drammaticità anche questo caso ha dimostrato l’efficacia della Rete Antiviolenza della provincia di Bergamo, che vede il Servizio Sanitario Nazionale, la Procura della Repubblica, le Associazioni per la difesa dei soggetti deboli e le Forze dell’Ordine rappresentate, in questo caso, dai Carabinieri, operare in stretta collaborazione per contrastare con successo i reati del Codice Rosso e proteggere le vittime di violenza.

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