In carcere sono intanto finiti – arrestati dai carabinieri della Compagnia di Clusone – il calabrese accusato di omicidio – non ancora declinato nello specifico, anche se potrebbe essergli contestato il preterintenzionale per aver causato la morte di Mykola senza avere avuto la volontà di ucciderlo – e il bergamasco accusato di favoreggiamento nella fuga del marocchino.
La causa specifica del litigio non è ancora chiara. Per la dinamica, ai carabinieri sono venute in aiuto le riprese del bar. I tre, che si conoscevano, hanno avuto un battibecco: dalle telecamere si nota Mykola che si gira verso il calabrese e viene colpito con un pugno in faccia. Violentissimo. A incidere definitivamente sulla sua stabilità e farlo cadere a terra è un colpo alla nuca che il marocchino, alle sue spalle, gli sferra con un bicchiere.
Sarà l’autopsia, disposta dalla Procura e programmata per venerdì mattina all’obitorio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, a chiarire cosa ha causato la morte.