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Cronaca

Casazza: disposta la chiusura del bar dell’omicidio

Sospensione dell’attività per 30 giorni al bar di Casazza dov’è avvenuto l’omicidio dell’uomo ucraino

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foto Carabinieri Clusone

Trenta giorni di chiusura del bar Rosy di Casazza: lo ha deciso il questore di Bergamo su proposta del comandante della Compagnia di Clusone, il Tenente Maurizio Guadalupi, dopo l’omicidio di lunedì sera a Casazza, avvenuto fuori dallo stesso bar. La questura ha quindi stabilito la sospensione dell’attività del locale di via Nazionale per motivi di sicurezza e ordine pubblico, dopo la rissa che ha causato la morte di Mykola Ivasiuk.

Contro di lui, da due aggressori distinti, prima un pugno in faccia, violentissimo, e poi un bicchiere lanciato dietro alla nuca. L’uomo, di origine ucraiana, è morto così. Uno dei due aggressori – un calabrese ventinovenne residente in Brianza ma da qualche tempo di casa qui a Casazza, diversi precedenti per reati contro il patrimonio e la persona – che ha chiamato lui stesso il 112 per chiedere l’intervento dei soccorsi, purtroppo vani. L’altro aggressore, un nordafricano, risulta ancora in fuga.

Già in passato, nel gennaio del 2022, lo stesso locale era stato oggetto di una sospensione della licenza per 10 giorni a causa della «costante presenza di pregiudicati nel locale». In quell’occasione un uomo aveva «danneggiato gli arredi» e, in una violenta lite, aveva scagliato un posacenere contro un uomo, ferito alla testa con una prognosi di 30 giorni.

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