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Cultura

A Gandino una Lauda trecentesca in dialetto bergamasco

Teatro, musica e preghiera sabato 14 settembre alle 20.45 nella chiesa del Suffragio a Gandino con la Lauda “Chi vol, odì del nost Signior”

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Beata Vergine Addolorata del Suffragio Gandino
la statua della Beata Vergine Addolorata del Suffragio di Gandino

GANDINO – Teatro, musica e preghiera sabato 14 settembre alle 20.45 nella chiesa del Suffragio a Gandino, dove viene proposto “Chi vol, odì del nost Signior”. Si tratta di una Lauda trecentesca in dialetto bergamasco di tipo epico-drammatico, conservata nella Civica Biblioteca Angelo Mai, in una copia della fine del XV sec. La proposta è della Confraternita della Beata Vergine Addolorata del Suffragio, che in questa settimana coordina con la Parrocchia il Settenario, accompagnato dalla predicazione di Don Michele Carrara con il tema “le sette opere di misericordia spirituale”. 

La rappresentazione a Gandino

La rappresentazione, a cura della compagnia “Sipario, il mio racconto” di Bergamo, è interpretata da Marco Foresti, Alessandro Cuppini, Matteo Balduzzi.

La lauda è una delle prime testimonianze dell’uso letterario e poetico del dialetto bergamasco e venne quasi sicuramente elaborata, seguendo una tradizione diffusasi in Italia tra Due e Trecento, come testo drammatico della sacra rappresentazione della Passione di Cristo.

Impossibile, ascoltandola, non fare un parallelo con la più famosa e conosciuta lauda di Jacopone da Todi “Donna de Paradiso”, nata esattamente nello stesso periodo, ma non certo qui a Bergamo o in terra lombarda.

“Chi vol, odì del nost Signior” è dunque un monumento della cultura bergamasca e fu scritta, senza alcun dubbio, per la Confraternita dei Disciplini o Flagellanti che aveva sede nella Chiesa di Santa Maria Maddalena, nel Borgo di Sant’Alessandro in Colonna.

Gli altri appuntamenti per il Settenario della Beata Vergine Addolorata del Suffragio di Gandino

Appuntamenti tradizionali del Settenario sono le processioni di venerdì 13 settembre alle 20 (verso la Basilica) e domenica 15 settembre alle 17.30 (verso il Suffragio) con la partecipazione del Corpo civico musicale di Gandino e della corale L. Canali e che intonerà il tradizionale canto “Stabat Mater” di De Giorgi.

Mercoledì 11 settembre, inoltre, viene proposto, ancora nella chiesa del suffragio, un breve incontro nel ricordo del 70° anniversario della benedizione e collocazione del concerto campanario della chiesa. Al termine un piccolo concerto di sonate per campane della tradizione gandinese. 

Durante il Settenario, infine, sono previsti alcuni momenti di ricordo. Il primo è per Don Francesco della Madonna, fondatore delle suore Orsoline di Gandino e membro illustre della confraternita del Suffragio. Il secondo, invece, è dedicato, nel 20° anniversario della sua scomparsa, a Mons. Francesco Ghilardi che ha svolto il suo ministero, interamente a Gandino e per oltre 50 anni è stato curato prima e vicario titolato dopo, ultimo ad essere eletto dai capifamiglia gandinesi. Si dedicò in particolar modo alla cura della Chiesa del Suffragio. 

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