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Cronaca

Inizio di scuola amaro: studenti di Colzate senza trasporto scolastico

Oggi si torna in classe ma a Colzate oltre 20 bimbi non hanno il servizio di trasporto per frequentare la scuola media

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il municipio di Colzate

COLZATE – Un problema risaputo che coinvolge diverse famiglie di Colzate e arriva anche agli enti istituzionali. E’ stata invitata ieri, a ridosso delle inizio delle lezioni di oggi, giovedì 12 settembre 2024, una lettera di un gruppo di genitori di alunni frequentanti la scuola secondaria di primo grado.

Tra i destinatari: il sindaco Gian Lorenzo Spinelli, il Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Vertova Angelo Morandi, la Comunità Montana Valle Seriana, il Provveditorato di Bergamo e la Prefettura. L’auspicio è che si trovi una soluzione, e in fretta. Ad oggi, sono 20 gli studenti frequentanti la vicina scuola secondaria di primo grado (scuola media) di Vertova che non hanno il servizio di trasporto.

Taglio al trasporto scolastico a Colzate

Facendo un passo indietro già lo scorso anno il Comune di Colzate, guidato dalla sindaca Adriana Dentella, si era trovato in difficoltà con un importante debito al bilancio di circa 240mila. Ciò a causa del debito accumulato in seguito ai mancati accantonamenti che ogni anno l’ente locale avrebbe dovuto prevedere per pagare il canone del proprio tratto di pista ciclopedonale dopo il passaggio di proprietà dal Demanio al Comune. Tra i tagli quello del trasporto scolastico sospeso e poi ripristinato grazie all’interessamento di alcuni privati.

Oggi i genitori si trovano a vivere la stessa situazione, come spiegano nella lettera che riportiamo integralmente.

La lettera dei genitori

Queste nostre parole scritte a più mani vogliono essere fotografia della situazione recidiva che va a manifestarsi nel Comune di Colzate. E’ trascorso un anno, un cambio di poltrone, e tra il bagaglio trascinato permane la mancata organizzazione del trasporto per il ciclo scolastico obbligatorio.
Stiamo parlando del diritto costituzionale del noto art.34 che sancisce che l’istruzione inferiore impartita per almeno 8 anni e’ obbligatoria e senza il pulmino la suddetta non puo’ essere garantita.
Aggiungiamo anche nello specifico, che il Decreto Legislativo 112/1998 afferma che spetta alle Province il compito di provvedere al trasporto scolastico relativo alle scuole superiori , e ai Comuni garantire il trasporto per tutti i gradi inferiori di istruzione, scuola dell’infanzia inclusa.
Questa è evidenza che la questione doveva già essere pianificata perché trattasi di priorità ma così non è stato. Colzate non ha la Scuola Secondaria di Primo grado e da sempre il riferimento è, per la maggioranza, quella del vicino Comune di Vertova.
Ha il territorio esteso comprendente varie località e frazioni, i bambini per frequentare il percorso scolastico obbligatorio hanno bisogno del trasporto.
A pochi giorni dal suono della campanella, oltre 20 bimbi non lo hanno.
Oltre 20 famiglie sono in difficoltà. Oltre 20 nuclei famigliari non hanno avuto risposta alle tante domande spese.
Già l’anno passato, a conseguenza di problemi-debiti accumulati dal Comune, il servizio è stato possibile solo per l’intervento a sostegno dello stesso di imprenditori locali, seppur con incremento di spesa del 20% e partenza oltre un mese dopo l’inizio del calendario scolastico, grazie però alla loro generosità è stato fattibile.
Da Giugno, sono state chieste risposte all’Amministrazione per avere in anticipo la pianificazione del servizio perché  la scuola termina e poi ricomincia, non fa sorprese.
 E’ cosa nota l’invio della richiesta agli Enti preposti al sostegno economico a favore del servizio, inoltrata il primo agosto, quando i giochi dovevano essere già atti da mesi.
E’ altresì noto che a fine agosto (estremo ritardo, fine agosto!) sia stato richiesto il preventivo ad una ditta di trasporti che ha fornito la miglior offerta possibile “dell’ultimo secondo”. Poi il nulla.
 Nessuna risposta in merito. Nessuna soluzione. Vaghe allusioni a possibili riunioni che sarebbero state fatte in più occasioni.
Famiglie all’oscuro sino a questi giorni, ove, pian piano stanno arrivando comunicazioni epistolari a richiamo per riunione che verrà fatta il 18/09 bensì una settimana dopo l’inizio della scuola e dove si legge verrà messa a conoscenza la popolazione della sospensione del servizio per l’intero anno 2024/2025.
Il dubbio sorge spontaneo: è un caso che tale riunione sia stata indetta a seguito di sollecitazioni social?.
Questo significa aver ignorato ogni richiesta di colloquio in merito che avrebbe potuto raccogliere proposte per ipotetiche soluzioni e aver raggirato con false speranze perché probabili decisioni già prese.
Chi paga le conseguenze? Ovviamente i bimbi, le famiglie, i genitori lavoratori, il diritto allo studio calpestato senza vergogna e l’assoluta mancanza di rispetto verso le persone.
Rabbia, sensazione di raggiro, sconforto, sdegno, rammarico, disappunto, mancanza di fiducia implodono. Soluzione? Iscrivere i bambini in Istituti Scolastici Privati di ogni ordine e grado nei Comuni limitrofi?

 

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