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Cronaca

5 anni dopo l’incidente aereo una Messa in ricordo di Stefano e Marzia

Francesca con i figli ricorderanno Stefano e Marzia in una Santa Messa e in un momento condiviso sabato al Santuario della Forcella di Pradalunga

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Francesca Ongaro con i figli

Cinque anni dopo il terribile incidente aereo che costò la vita a Stefano Mecca, commercialista di 51 anni di Gazzaniga, appassionato pilota, e alla figlia Marzia, di 15 anni, a bordo con lui sull’ultraleggero insieme alla sorella gemella Silvia e all’altra sorella Chiara, sabato 21 settembre si terrà a Pradalunga una Messa in loro ricordo.

Incidente aereo nei cieli di Orio

Era un sabato anche il 21 settembre 2019 quando, poco dopo le 8 del mattino, quella che era nata come un’avventura familiare, si trasformò in una tragedia. Stefano, dopo 4 minuti dal decollo della pista dell’aeroclub di Bergamo, in territorio di Orio al Serio, con il suo monomotore da turismo, un Mooney M20K, chiese alla torre di controllo di Orio di rientrare, poi però tentò di riattaccare finendo per schiantarsi, oltre la pista, sulla rampa dell’asse interurbano. L’aereo prese fuoco. Il bilancio poteva essere più drammatico ma Chiara sfondò a calci un finestrino: i primi soccorritori riuscirono così ad estrarre lei e Silvia, che erano sui sedili posteriori, poi il padre. Che però morì la settimana successiva al Niguarda di Milano. Marzia restò intrappolata, morendo sull’aereo. Si salvò anche l’ultimo figlio, rimasto a casa con la mamma.

Il ricordo al Santuario dove si sposarono Stefano e Francesca

Cinque anni dopo il ricordo di Stefano e Marzia è vivo: la famiglia ha organizzato una Santa Messa al santuario della Forcella di Pradalunga, paese originario di Stefano. Al santuario lui e la moglie Francesca Ongaro, di Gazzaniga, si erano sposati. E lì domani si terrà la celebrazione alle 16.30 a cui seguirà un «porta party», un aperitivo a cui ogni invitato porta qualcosa, con l’ormai consueta vendita di braccialetti per raccogliere fondi per l’associazione Federica Albergoni contro la leucemia.

i braccialetti solidali

Quali furono le cause della tragedia è stato chiarito in parte: con il velivolo distrutto, non è stato possibile escludere problematiche tecniche. Di certo, per l’Ansv, fu determinata «da una perdita di controllo nella fase di salita successiva al reinvolo, probabilmente deciso dal pilota perché non riteneva di avere pista sufficiente per un arresto in sicurezza».

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