Cronaca
Progetto comprensorio sciistico Colere-Lizzola, Semperboni: “Le zone interessate rientrano nel demanio sciabile”
Progetto comprensorio sciistico Colere-Lizzola, Walter Semperboni sindaco di Valbondione risponde alle associazioni ambientaliste: “Le zone interessate al posizionamento di nuovi impianti,non interessino zone protette e come queste opere rientrino tutte in un demanio sciabile”
Dopo la pubblicazione dell’articolo riguardante i dubbi delle associazioni ambientaliste riguardo al progetto di collegamento tra Colere e Lizzola non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Valbondione Walter Semperboni che oggi ha inviato una lettera alla nostra redazione che pubblichiamo di seguito.
La lettera del sindaco di Valbondione Walter Semperboni
“Non v’era alcun dubbio sulle perplessità enunciate non da oggi delle varie associazioni ambientaliste della provincia di Bergamo. A parte il malvezzo nell’opporsi ad ogni progetto di sviluppo dei nostri Territori senza dare valide alternative. Ma credo abbiano raggiunto l’apice alterando cifre del piano economico finanziario depositato nei Comuni interessati. Detto questo vorrei sottolineare come le zone interessate al posizionamento di nuovi impianti,non interessino zone protette e come queste opere rientrino tutte in un demanio sciabile.
“Ergo nulla verrá fatto al di fuori di norme che tengo a precisare in Lombardia siano piú restrittive che in altre regioni d’Italia – prosegue Semperboni -. Continuando nella lettura del comunicato diramato dalle associazioni, si parla di ricatti da parte della proprietà degli impianti di Colere, perché questa rileverà gli impianti di Lizzola, solo nella condizione di poter ottenere un finanziamento dal Ministero del Turismo e sul consenso dei comuni interessati. Credo che ogni imprenditore ed ogni societá, ricerchino finanziamenti pubblici (giá avuti da altre località sciistiche), come credo sia lecito e doveroso avere il “placet” degli amministratori interessati al progetto,visto come gli stessi debbano rilasciare le concessioni necessarie. Asserire poi come le amministrazioni abbiano accettato qualsiasi intervento e lo abbiano presentato come salvifico, rende il ragionamento puerile. In primis perché cé stato e tutt’ora cé un confronto ed un tavolo di lavoro senza complessi di inferiorità,prova ne é la decisione per alcune variazioni. Due perché nessuna amministrazione abbia presentato progetti,ma semplicemente abbia dato l’opportunità alla società di presentarli alla popolazione”.
Semperboni: “La montagna deve essere fruibile a tutti”
“Detto questo – continua Sempreboni – vorrei ricordare come la Montagna debba essere fruibile a tutti e per tutti intendo alle persone diversamente abili e agli anziani. Proprio in questa ottica il progetto é studiato per essere destagionalizzato e quindi rendere il tutto fruibile a tutti nell’arco dell’anno. Proprio in quest’ottica credo si possa constatare la bontà del progetto, vedendo il “prima ed il dopo” di Colere ,paragonandolo al “prima e dopo di Valcanale. Valcanale non poteva essere un buon tavolo di lavoro se le varie associazioni ambientaliste avessero avuto progetti seri oltre che proferire il classico sostantivo NO?? É chiaro e palese come detto dalla Sindaca di un Paese Vallivo, come tutti gli amministratori saranno molto attenti all’ambiente interessato e vigilino affinché non venga deturpato, avendo comunque la stessa attenzione affinché si arresti o si attenui lo spopolamento dei nostri Territori per mancanza di lavoro e servizi. Vi lascio con un dubbio Amletico.
Nelle varie assemblee si é detto come il progetto sia studiato per fare business (cosa normale per ogni imprenditore), senonché poi si dica come il tutto non sia sostenibile per il cambio climatico e quant’altro. L’una esclude l’altra a Voi l’ardua sentenza”.
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Tom
26 Settembre 2024 at 9:27
Non avevo dubbi…
MAXB
26 Settembre 2024 at 12:25
Replico il commento già fatto e aggiungo, che quando passa l’ultima carrozza dell’ultimo treno, l’obbligo è salire….
Buongiorno, è deprimente vedere come qualcuno ci vuole mantenere all’eta della pietra, in nome di un ambientalismo becero e disfattista. L’ambiente va tutelato e rispettato, ma in Trentino sono tutti imbecilli o sono bravi nel loro mestiere ? E non mi sembra che siano messi cosi male. La montagna muore, se non la curi e la mantieni in ordine, é cosi difficile da comprendere ? Spero che questa opera trovi la sua realizzazione, per il rilancio di una valle che è al lumicino. Ultima cosa, non mi sembra che il “TURISMO SOSTENIBILE”(che non capisco cosa sia), abbia fatto cosi bene a Valcanale, esempio di disfacimento totale della montagna. Grazie, saluti.
Andrea
26 Settembre 2024 at 16:06
Mai sentito parlare di “Global Warming”?
In Svizzera da decenni é vietato costruire nuovi impianti sciistici sotto i 3000 metri, qui si arriva a malapena a 2000.
Gianluca
27 Settembre 2024 at 12:14
In alta val seriana non vogliono le fabbriche, bisogna puntare sul turismo e poi ogni iniziativa trova ostacoli.Bisogna far rispettare le regole, quello si, ma accogliere chi ha iniziative del genere agevolandolo il piu’ possibile penso sia un dovere di tutti.