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Cronaca

Ordine dei Medici della provincia di Bergamo: il bilancio degli ultimi 4 anni

Il presidente Marinoni: “Un mandato caratterizzato da sfide complesse che aprono la strada a un futuro in cui aspiriamo a maggiore stabilità”

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da sinistra: il presidente Guido Marinoni, la vicepresidente Eugenia Belotti e il segretario Paola Pedrini

BERGAMO – È stato illustrato venerdì mattina presso la sede dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Bergamo, il bilancio delle attività degli ultimi quattro anni (2021-2024). Un periodo caratterizzato da profonde trasformazioni, sia dal punto di vista amministrativo che professionale, spiegate, nel corso dell’incontro, dal presidente Guido Marinoni, dalla vicepresidente, Eugenia Belotti, e dal segretario, Paola Pedrini.

Da sabato ha preso il via alla tornata elettorale per il rinnovo delle cariche istituzionali per il quadriennio 2025-2028. La prima convocazione sarà nei giorni di sabato 28, domenica 29 e lunedì 30 settembre dalle ore 10.00 alle ore 18.00; la seconda convocazione nei giorni di sabato 19, domenica 20 e lunedì 21 ottobre dalle ore 10.00 alle ore 18.00 e la terza nei giorni di sabato 26, domenica 27 e lunedì 28 ottobre dalle ore 9.00 alle ore 19.00. Le elezioni si terranno presso la Casa del Giovane.

Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri: il bilancio del mandato

Sfide amministrative e digitalizzazione

Uno degli obiettivi principali è stato il completamento della digitalizzazione delle procedure dell’Ordine. Questo processo è stato avviato e completato in un momento cruciale, segnato dall’avvicendamento ai vertici della segreteria e dalla carenza di due unità in organico: nonostante questo, grazie all’impegno costante delle dipendenti, gli uffici sono riusciti a mantenere un alto livello di operatività.

Tra le sfide impegnative del mandato c’è stata la gestione degli adempimenti relativi all’obbligo vaccinale nel periodo della pandemia da Covid-19. Questa situazione ha richiesto un approccio complesso, non solo nella gestione delle norme, ma anche nella disponibilità all’ascolto delle singole situazioni degli iscritti. Durante il mandato, l’Ordine ha inoltre migliorato i servizi telematici, introdotto nuove modalità di riscossione delle quote e potenziato il servizio di tesoreria.

Per dare qualche numero, sono state circa 38.000 le pratiche amministrative evase, comprensive della consulenza previdenziale e della gestione dell’Albo.

Gestione della sede e investimenti strutturali

Nel 2024, l’Ordine ha dovuto affrontare una criticità importante legata al deterioramento degli impianti idraulici e di riscaldamento, che ha compromesso l’agibilità della sala riunioni e causato danni a diversi locali della sede e alle attrezzature informatiche. Questo imprevisto ha obbligato l’Ordine a rivedere i piani per l’acquisizione di una nuova sede, temporaneamente accantonati per destinare le risorse al ripristino e alla riqualificazione della struttura attuale.

Contesto professionale: sfide e opportunità post-pandemia

Il mandato 2021-2024 si è svolto in un quadro professionale segnato dalla pandemia, che ha modificato profondamente i rapporti tra medici e cittadini. In un clima sociale sempre più conflittuale e individualista, i medici sono spesso percepiti come capro espiatorio delle difficoltà del Servizio sanitario nazionale (SSN), sempre più in affanno nel soddisfare le richieste degli utenti. Questo ha provocato un progressivo allontanamento dei professionisti dalle aree oiù esposte al rischio di contenziosi e meno remunerative, preferendo ambiti di lavoro più sicuri e gratificanti.

La situazione bergamasca riflette in parte il contesto nazionale, anche se la presenza di ospedali di prestigio mantiene un certo grado di attrattività, attenuando in parte il fenomeno della “fuga” verso altre realtà.

Rappresentanza e collaborazioni istituzionali

Uno dei punti centrali del mandato è stato mantenere un equilibrio tra le diverse componenti della professione all’interno del Consiglio dell’Ordine, che ha inclusi rappresentanti dell’ospedalità, della medicina di famiglia, della sanità territoriale e delle Rsa, con una presenza significativa di medici donne, in linea con la crescente femminilizzazione della professione.

Sul piano delle collaborazioni, l’Ordine ha mantenuto un dialogo costruttivo con altre professioni sanitarie, sottoscrivendo accordi di collaborazione con l’Ordine dei Fisioterapisti e partecipando al tavolo delle Professioni Sanitarie. A livello nazionale, l’Ordine di Bergamo ha svolto un ruolo attivo nel Consiglio nazionale della Fnomceo, nei tavoli regionali e ministeriali, contribuendo agli sviluppi della sanità digitale e della telemedicina.

Formazione e supporto ai giovani medici

Grande attenzione è stata riservata alla formazione e all’inserimento dei nuovi medici nella professione. L’Ordine ha sostenuto il tutoraggio per la laurea abilitante, ha fornito docenti per il progetto sperimentale dei licei a curvatura biomedica e ha collaborato con Polis Lombardia per il Corso di formazione specifica in medicina generale.

Numerosi corsi di formazione continua (Ecm) sono stati organizzati per garantire un aggiornamento costante degli iscritti, con un’ampia partecipazione da parte dei professionisti.

I dati indicano 103 eventi e 3450 partecipanti nel mandato.

Presenza dell’Ordine nella società civile e impegno ambientale

L’Ordine ha mantenuto un ruolo attivo nella società civile bergamasca, partecipando alla rete antiviolenza e promuovendo progetti di sostenibilità ambientale, in particolare in qualità di capofila di una rete interistituzionale per la sostenibilità ambientale delle attività sanitarie.

E’ stata inoltre garantita una presenza costante sui media locali e nazionali, contribuendo al dibattito pubblico e proponendo modelli di sviluppo della professione medica in un contesto informativo spesso complesso e poco trasparente.

Ambito Disciplinare e Autogoverno della Professione

Sul fronte disciplinare, l’Ordine ha registrato un aumento delle segnalazioni da parte dei cittadini, in linea con la crescente conflittualità sociale. Tuttavia, il numero di sanzioni è rimasto contenuto, a testimonianza di un approccio rigoroso ma equilibrato, volto a tutelare sia la professione che i cittadini.

A fronte di 300 inviti e convocazioni (per esposti e segnalazioni) sono stati celebrati e conclusi 23 procedimenti e 7 sono in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.

A trarre le conclusioni è stato il presidente Guido Marinoni: “Questo mandato è stato caratterizzato da sfide complesse e un dinamismo costante, che aprono la strada a un futuro in cui aspiriamo a maggiore stabilità per la professione, ad una più ampia realizzazione per i professionisti, a maggiori risorse per il Servizio sanitario nazionale e a un miglioramento concreto della qualità dei servizi offerti ai cittadini”.

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