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Cronaca

“Fake, di bufale si muore” a Casnigo conferenza-spettacolo con Federico Benuzzi

“Fake, di bufale si muore” venerdì 4 ottobre a Casnigo la conferenza spettacolo di Federico Benuzzi

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Le false notizie scientifiche che circolano virali grazie alla rete ed ai social networks più diffusi sono una vera e propria emergenza della nostra vita sociale. Ad indagarne genesi, sviluppo e diffusione arriva venerdì 4 ottobre a Casnigo la conferenza spettacolo di Federico Benuzzi, docente di matematica e fisica, attore e giocoliere professionista. Nel 2010 Benuzzi ha fuso tutte queste sue anime in un percorso di divulgazione che, negli ultimi 13 anni, lo ha portato a esibirsi su numerosi e significativi palcoscenici del panorama nazionale e non solo, con la conferenza-spettacolo “Fisica sognante” e con incontri di carattere divulgativo.

La serata si tiene alle 21 al Teatro del Circolo Fratellanza ed è organizzata dal Comune di Casnigo nell’ambito del progetto Family Val Gandino, in collaborazione con Biblioteca Elisa Perani, Circolo Fratellanza e distretto “Le Cinque terre della Val Gandino”.

Il tema delle fake news, e più specificatamente quello delle false notizie scientifiche è di stringente attualità. “Dal passa parola della piazza virtuale sino ai piani alti della politica – sottolinea Benuzzi –  siamo invasi dalle bufale. Nel corso della conferenza spettacolo cercheremo di rispondere a tante domande: cosa spinge a condividere “la qualunque”, a mettere tutto in discussione, a sposare qualsiasi teoria del complotto, a rifiutare a priori spiegazioni scientifiche additandole come falsità, anticorpi del sistema che si vuole difendere? Come resistere? Quali gli anticorpi? E quali le conseguenze?”.

Il lungo elenco di “leggende metropolitane” va dal 5G alle cure miracolose, dall’astrologia ai cerchi nel grano, senza dimenticare scie chimiche, sbarco sulla Luna, 11 settembre, dieta alcalina, memoria dell’acqua, area 51 e il fantasma di Azzurrina. Le bufale più assurde hanno, purtroppo, vita lunga ed imperversano in rete a volte con crescente seguito.

“Condividere una notizia di cui non siamo certi – aggiunge Benuzzi – è un atto importante, di cui dobbiamo assumerci la responsabilità, vuoi perché qualcuno si arricchisce a discapito di altri, perché c’è chi ci rimette la salute, o anche solo perché aumenta l’anti-scientismo. Solo noi possiamo bloccare la crescita esponenziale delle “notizie false” e farlo è un dovere: questa la consapevolezza da cui è nata Fake. Perché di bufale si muore”. La serata è ad ingresso libero sino ad esaurimento posti.

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1 Commento

1 Commento

  1. Valerio

    3 Ottobre 2024 at 19:44

    ora sguinzagliano pure i clown-divulgatori😂 pagliacci stipendiati dalla LEONARDO (armi)come collaboratore… complimenti, aspetta il bonifico mensile che arriva 🤗

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