Cronaca
Alpinismo Giovanile del CAI, un successo sul Farno il raduno intersezionale
A Gandino sul Monte Farno più di cento tra bambini e ragazzi dai 5 ai 17 anni, guidati dagli accompagnatori, in una sola giornata hanno sperimentato e condiviso divesre attività
GANDINO – Domenica 13 ottobre si è tenuto sul Monte Farno a Gandino il Raduno Intersezionale di Alpinismo Giovanile, organizzato sezioni e sottosezioni CAI bergamasche, ma aperto anche ad altre sezioni lombarde. Si tratta di un evento che riunisce accompagnatori, giovani e giovanissimi appassionati della montagna, con lo scopo di condividere una giornata tutti insieme in nome del motto “Imparare Facendo” dell’Alpinismo Giovanile.
I ragazzi hanno sperimentato quattro attività gestite dalle varie sezioni: arrampicata in parete, gioco di squadra, gioco in movimento e orienteering. Grazie alla disponibilità degli operatori del Soccorso Alpino e Speleologico, i ragazzi hanno toccato con mano cosa significhi un intervento di soccorso con barella e il supporto dell’Unità Cinofila. La Compagnia Arcieri Valgandino ha allestito una postazione di tiro con l’arco: un’esperienza molto apprezzata da tutti.
L’impegno della Commissione Escursionismo CAI ha permesso ai tanti genitori presenti di essere accompagnati, mentre i ragazzi svolgevano le varie attività, in una gita nell’area del Farno. Tutti si sono poi ritrovati nel piazzale della ex Colonia delle Orsoline per un momento conviviale e di saluto, con un convinto un arrivederci alle prossime avventure lungo i sentieri. Da segnalare la stretta collaborazione logistica con il Comune di Gandino che ha patrocinato l’evento.
“Ciò che si è voluto trasmettere ai ragazzi che hanno partecipato al raduno – sottolineano gli organizzatori – è la magia del cammino insieme come comunità: più di cento tra bambini e ragazzi dai 5 ai 17 anni, guidati dagli accompagnatori, in una sola giornata hanno sperimentato e condiviso la fatica, la gioia, la stanchezza, il divertimento, supportandosi a vicenda come gruppo; perché la montagna fa proprio questo: unisce. In questa giornata di festa i giovani escursionisti e gli accompagnatori si sono avvicinati imparando, attraverso il gioco, la bellezza di trascorrere insieme un tempo di qualità, ponendo l’accento sulla grande importanza del coltivare le relazioni e crearne di nuove, indipendentemente da provenienza o età. E ciò che resta è il ricordo che riporta ad una emozione di divertimento e libertà guidati dalla comunità del Club Alpino Italiano”.
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