Cronaca
Trafugato nel 1973, torna in Bergamasca un dipinto dei Marinoni di Comenduno
Lo scomparto di predella attribuita alla Bottega dei Marinoni di Comenduno trafugato da Sotto il Monte è stato rintracciato e restituito
Questa sera, in occasione dell’inaugurazione della mostra “Eccellenti in Val Brembana, I capolavori restaurati di Cusio e Mezzoldo”, è stato restituito dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Torino, per essere poi parte integrante della mostra stessa, lo scomparto di predella attribuita alla Bottega dei Marinoni di Comenduno e raffigurante quattro Apostoli, opera pittorica sottratta nel 1973 dall’Abbazia di Sant’Egidio in Fontanella del Monte, nel comune di Sotto il Monte, in provincia di Bergamo.
Lo scomparto di predella dei Marinoni di Comenduno faceva parte del più ampio polittico di Sant’Egidio tra i Santi
Lo scomparto di predella faceva parte del più ampio polittico di Sant’Egidio tra i Santi, che fungeva un tempo da pala di un altare laterale della chiesa dell’Abbazia di Sant’Egidio in Fontanella del Monte. Eseguita tra la fine del XV e l’inizio del XVI sec., il polittico si compone di sei pannelli in legno di pioppo inseriti in un’intelaiatura di legno di conifera che li dispone i tre ordini: predella, ordine inferiore e ordine superiore. I pannelli della parte superiore raffigurano la Vergine con Bambino, San Sebastiano e San Rocco; nella zona centrale Sant’Egidio Abate seduto in trono e vestito con abiti pontificali, San Nicola di Bari e San Gregorio Magno.
Nel 1973 il polittico fu depauperato della predella composta da tre tavole raffiguranti il Redentore e quattro angeli e i Dodici Apostoli. Lo scomparto rinvenuto si riferisce proprio a quest’ultima scena che raffigura quattro dei dodici Apostoli. Anche il fregio centrale, che separa l’ordine inferiore da quello superiore, fu asportato durante quell’evento furtivo.
Indagini dopo la segnalazione di un acquirente
Le indagini, condotte dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Torino con il coordinamento della Procura della Repubblica di Genova, erano scaturite dalla segnalazione di un collezionista torinese che aveva acquistato il bene artistico su un noto sito di e–commerce: resosi conto della possibile provenienza ecclesiastica aveva immediatamente contattato i Carabinieri TPC di Torino. La comparazione dell’immagine dell’opera, con quella censita nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, la più completa banca dati di opere d’arte rubate esistente al mondo gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, ha consentito di accertare che l’opera era proprio quella sottratta nel 1973 dalla Chiesa del complesso abbaziale, procedendo così al suo sequestro su ordine della magistratura.
La riconsegna del prezioso avviene così nell’ambito dell’inaugurazione della mostra, che si terrà presso la Curia Vescovile di Bergamo, alla presenza di autorità civili, militari e religiose. Lo scomparto della predella sarà poi parte integrante della mostra stessa che proseguirà sino al successivo 17 novembre 2024.
L’odierna cerimonia testimonia ancora una volta l’importanza che riveste la costante azione di sensibilizzazione che le articolazioni del Comando Carabinieri TPC compiono quotidianamente con i responsabili degli Uffici Diocesani, anche attraverso la divulgazione, ai Parroci, della pubblicazione “Linee Guida per la Tutela dei Beni Culturali Ecclesiastici”, realizzata da questo Comando nel 2014 unitamente alla Conferenza Episcopale Italiana che, oltre a contenere consigli pratici per la difesa dei beni chiesastici da eventi predatori, diffonde e valorizza le iniziative di catalogazione e censimento dei beni delle Diocesi che, con grande impegno, conducono in ordine alla protezione del proprio patrimonio culturale.
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