Cronaca
25 novembre, il Papa Giovanni XXIII si colora di arancione
25 novembre, l’ASST Papa Giovanni XXIII si colora di arancione per la Giornata contro la violenza sulle donne
L’ASST Papa Giovanni XXIII partecipa alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra lunedì 25 novembre 2024. Sono molte le iniziative di sensibilizzazione messe in campo nel segno dell’arte visiva e del colore arancione, scelto dalle Nazioni Unite per rappresentare un futuro libero dalla violenza contro le donne e le ragazze.
La luce arancione colorerà la Torre 1 dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, con l’adiacente fontana, nella notte di lunedì 25 novembre. Qui si trovano sia la Ostetricia e Ginecologia, sia il Pronto soccorso ostetrico-ginecologico, uno dei punti di prima accoglienza in città per le donne vittime di violenza. La Torre resterà idealmente collegata con Porta San Giacomo, illuminata in contemporanea e a partire dalle ore 18 con il colore arancione in accordo con il Comune di Bergamo.
Tra le novità di quest’anno c’è una mostra di artisti della Val Brembana ospitata nell’atrio dell’Ospedale di San Giovanni Bianco per una settimana, da lunedì 25 novembre fino al 1° dicembre. La mostra dal titolo “Amare senza paura” ha coinvolto artisti locali per professione o per hobby. Le opere esposte sono di Fabio Boffelli, Claudia Carbotti, Enus Milesi, Igor Quarteroni, Cristian Rota ed Ercolina Ziliati.
Al Papa Giovanni XXIII un corner informativo
Da giovedì 21 a mercoledì 27 novembre nella Hospital Street nei pressi della Torre 1 dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII sarà allestito anche quest’anno il corner informativo a cura del personale ostetrico del Dipartimento Materno Infantile e pediatrico. Accanto alla tradizionale panchina e alle scarpe rosse, simboli della violenza sulle donne, saranno consultabili poster e materiali informativi. Con questa iniziativa il Papa Giovanni XXIII aderisce alla quarta edizione della (H) Open Week contro la violenza sulla donna promossa da Fondazione Onda ETS. Per tutto il mese di novembre le ostetriche hanno distribuito nei reparti, nei consultori e in Pronto soccorso le brochure informative della campagna.
Queste iniziative simboliche intendono ricordare i servizi di ascolto, aiuto e assistenza che le donne possono trovare negli Ospedali e nelle Case di Comunità dell’ASST Papa Giovanni XXIII, dove infermieri, medici, assistenti sociali, ostetriche, ginecologi e psicologi – anche in collaborazione con le reti antiviolenza ed i servizi sociali – possono attivare interventi di protezione in rete con le strutture di tutela e per concordare un progetto di emancipazione per la donna vittima di violenza.
A chi rivolgersi in caso di bisogno
Chi teme di essere a rischio di violenza o maltrattamenti per sé o per minorenni può rivolgersi ai Consultori familiari di Bergamo o Villa D’Almè. Qui si trovano operatori preparati a garantire un sostegno di tipo sanitario, sociale e psicologico in base al tipo di violenza subita (fisica, sessuale, psicologica, economica) e ad accompagnare la donna o la ragazza nel percorso di consapevolezza dei propri diritti. Le vittime o i nuclei familiari possono trovare supporto psicologico al Centro per il Bambino e la Famiglia di Bergamo.
In caso di emergenza sanitaria le donne e le ragazze vittime di violenza possono contattare il 112 o recarsi direttamente in Pronto soccorso, a San Giovanni Bianco o a Bergamo, dove si trovano professionisti specializzati anche per le situazioni che riguardano minori e dove è presente il Pronto soccorso Ostetrico-Ginecologico.
Il progetto esteso dal 2023
Dal luglio 2023 i servizi sono stati potenziati con l’istituzione di un punto di primo intervento di servizio sociale. Il progetto ha permesso di estendere la presenza dell’assistente sociale in entrambi i Pronto soccorso, con funzione di case manager, alle fasce orarie “sensibili”, cioè quella serale più la giornata del sabato. Questo potenziamento ha permesso, dall’avvio del progetto ad oggi, di intercettare 167 vittime di violenza (95 donne, 60 minori e 2 uomini) che hanno potuto essere prese in carico in maniera precoce, tempestiva e soprattutto integrata a livello sociale e sanitario, proprio nella fase cruciale di primo intervent
È stato inoltre allestito un nuovo ambiente tutelato e protetto nel Pronto soccorso dell’Ospedale cittadino. Il progetto è stato finanziato con un bando, attraverso il Fondo regionale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità per il contrasto alla violenza sulle donne. È già stato rinnovato per il prossimo biennio 2025/2026 in partnership con il Comune di Bergamo, in qualità di capofila della Rete interistituzionale antiviolenza degli ambiti di Bergamo e di Dalmine e con l’Azienda Sociale Speciale Valle Brembana, capofila della Rete antiviolenza Penelope che opera negli ambiti Valle Brembana e Valle Imagna – Villa d’Almé.
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