Cronaca
“Quale montagna vuoi?”: a Clusone un incontro pubblico sul futuro delle nostre montagne
Questa sera a Clusone si terrà un incontro pubblico promosso dal collettivo TerreAlt(r)e e da OrobieVive: tra i temi il collegamento Colere – Lizzola
CLUSONE – “Quale montagna vuoi?”: un titolo che vuole essere una provocazione per coinvolgere gli abitanti della montagna – in questo caso la Val Seriana e la Val di Scalve – nella riflessione di quale territorio si vorrà abitare nel prossimo futuro. Un futuro che è già qui e che è determinato dalle scelte del presente di cui tutti noi siamo protagonisti.
E’ in programma questa sera, giovedì 28 novembre dalle 20.30 all’auditorium della scuola primaria a Clusone, un interessante incontro pubblico promosso dal collettivo TerreAlt(r)e, nato da poco in Val Seriana, e dal coordinamento delle associazioni ambientaliste OrobieVive.
Uno sviluppo sostenibile della montagna con OrovieVive e TerreAlt(r)e
“OrobieVive esiste dal 2007 – ci spiega Danilo Donadoni, tra i fondatori – e in questi anni siamo diventati una realtà che ingloba tutte le associazioni ambientaliste della provincia di Bergamo e siamo accreditati presso la Provincia che la Regione per portare uno sguardo diverso sullo sviluppo sostenibile della montagna. Da alcuni mesi la nuova realtà del collettivo TerreAlt(r)e ci ha coinvolti nel loro progetto. L’entusiasmo di questi giovani che amano il loro territorio e la loro visione più globale ci ha spinti a promuovere questo incontro pubblico che sarà il primo tassello di un percorso divulgativo più ampio”.
La serata si propone infatti di dare nuovi spunti sullo sviluppo sostenibile della montagna mettendo a conoscenza di tutti gli studi fatti da esperti con la volontà di creare un dibattito costruttivo. Trai temi che verranno affrontati, anche il progetto di collegamento tra le stazioni sciistiche di Colere e Lizzola.
Gli interventi
Gli interventi previsti sono di: Luca Rota, scrittore e blogger molto attivo sui social nella divulgazione dei suoi studi. “Il mio apporto alla serata – spiega Rota – sarà di tipo sociologico e antropologico. Nei grandi progetti, come quello del comprensorio Colere – Lizzola, oltre alla parte ambientale e economica, non bisogna mai dimenticare l’impatto sociologico: ovvero che quel tipo di montagna influenzerà soprattutto la vita di chi la vivrà quotidianamente. I dati che porterò parlano chiaro: negli ultimi 20 anni, nonostante l’attività sciistica sempre presente, il paese di Colere ha perso abitanti e la natalità è in netta decrescita”.
“Questi e altri spunti di riflessione permetteranno alle persone di avere una visione più ampia e di potersi fare un’idea di come vogliono i loro paesi nei prossimi anni. Porterò anche dei dati sul cambiamento climatico e sulle previsioni dei prossimi anni per capire come sia necessario ripensare alla montagna d’inverno – conclude Rota -, soprattutto alle nostre quote”.
Seguirà Agnese Moroni, ricercatrice presso Eurac, che presenterà il progetto Beyond Snow, un’iniziativa che esplora la resilienza del turismo alpino in un contesto di cambiamenti climatici e sfide economiche, mirando a modelli di sviluppo che vanno oltre la stagione sciistica.
Si entrerà poi nello specifico del comprensorio Colere – Lizzola con con Angelo Borroni e Lucio Toninelli, di OrobieVive, che analizzeranno la ricaduta a livello ambientate, come già fatto negli scorsi mesi. L’obiettivo è di fornire una visione a lungo termine che va oltre le visioni progettuali divulgate fino ad oggi.
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