Cronaca
Monia Bortolotti a processo il 17 gennaio per aver ucciso i suoi figli
Monia Bortolotti è stata rinviata a giudizio dopo essere stata arrestata a novembre 2023 con l’accusa di avere soffocato i suoi due bambini di pochi mesi
Monia Bortolotti è stata rinviata a giudizio e dovrà comparire davanti alla Corte d’Assise del tribunale di Bergamo il prossimo 17 gennaio. Dovrà rispondere del duplice omicidio volontario dei suoi due figlioletti, Alice e Mattia Zorzi. Il reato è aggravato dalla minorata difesa dei neonati, dal legame di parentela e dall’aver commesso il reato nei confronti di minori.
Il rinvio a giudizio è stato disposto dal gup Raffaella Mascarino. Nell’udienza preliminare di oggi, venerdì 29 novembre, il Giudice dell’udienza preliminare ha accolto la richiesta del pubblico ministero Maria Esposito.
Chi è Monia Bortolotti
Monia Bortolotti, 28 anni, di origine indiana adottata da piccola una famiglia di Gazzaniga dove è cresciuta, al momento dell’arresto viveva a Pedrengo con il marito. E’ stata giudicata incapace di intendere e di volere da Elvezio Pirfo e Patrizia De Rosa di Torino, i periti nominati dal giudice delle indagini preliminari Federica Gaudino, e dal consulente della difesa, Marina Verga dell’Università degli Studi di Milano. Secondo Sergio Monchieri di Brescia, il consulente del pubblico ministero, sussiste al limite un vizio di mente parziale, ma non totale.
L’arresto a novembre 2023
La donna era stata arrestata il 4 novembre 2023 dopo che la procura aveva ricevuto la relazione del medico legale che aveva effettuato l’autopsia sul corpo di Mattia, di soli 2 mesi. Il piccolo, il 25 ottobre, non era deceduto per cause naturali, nella villetta di Pedrengo dove abitava la famiglia. Nessuna morte in culla, secondo le risultanze dell’esame sulla piccola salma: il bambino, secondo gli inquirenti, sarebbe morto per soffocamento. La madre l’avrebbe stretto in un abbraccio letale perché non riusciva a sostenere il suo pianto, è l’ipotesi della Procura.
Il decesso del neonato aveva scatenato dubbi anche sulla morte della sorellina, Alice, avvenuta il 15 novembre 2021, quando la piccola aveva 4 mesi. Era stata la madre a chiamare i soccorsi, dicendo che aveva trovato la bimba morta nella sua culla.
I sanitari intervenuti avevano aspirato del latte dalla trachea della neonata e la morte, in un primo momento, era quindi stata attribuita ad un rigurgito che aveva provocato il soffocamento. In seguito a quanto accaduto a Mattia, è stata disposta la riesumazione del corpicino di Alice, ma i suoi resti erano compromessi e l’autopsia non ha chiarito fino in fondo il motivo della morte. La Procura ha ipotizzato che la piccola sia deceduta dopo essere stata soffocata dalla madre con un cuscino.
Tutti questi elementi andranno approfonditi a dibattimento, così come la capacità di intendere e di volere dell’imputata, che all’udienza preliminare non era presente. Ricoverata nella Rems di Castiglione delle Stiviere, sta seguendo un percorso di cura.
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