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Cronaca

La bergamasca piange Angelo Bendotti, studioso della Resistenza

È morto Angelo Bendotti, 83 anni, presidente di Isrec, l’Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea

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BERGAMO – È morto Angelo Bendotti, 83 anni, presidente di Isrec, l’Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea. Il decesso ieri nella sua abitazione di via degli Albani, a Bergamo, dove viveva con la moglie.

La cerimonia di commiato per Angelo si terrà giovedì 26 dicembre alle ore 15.00 in Sala Galmozzi, via Tasso 4 a Bergamo. Angelo è alla Casa del Commiato in via Suardi 36 a Bergamo. Oggi è possibile fargli visita dalle 8.30 alle 19.00, mentre domani dalle 9.00 alle 12.00 e dalla 14.00 alle 18.00.

Chi è stato Angelo Bendotti

Angelo Bendotti è stato una figura nota tra gli studiosi della storia della Resistenza in provincia di Bergamo. L’Isrec, sui suoi canali social, gli ha dedicato un pensiero corredato da una fotografia: “A Angelo. Per tutto”. Numerosi i messaggi di cordoglio di chi lo ricorda come “fine studioso”, “attento testimone del Novecento” che “raccontava la storia con pacatezza e chiarezza”.

A novembre aveva presentato “Stasera mi fucileranno – Giorgio Paglia 1922-1944“, suo ultimo libro nel quale ricostruiva trame e collegamenti, rivelando “lacune, interdizioni e silenzi” che hanno accompagnato l’arresto e la morte di Giorgio Paglia.

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1 Commento

1 Commento

  1. Tom

    24 Dicembre 2024 at 19:36

    Ciao Angel, la nostra memoria senza di te sarà sicuramente meno sicura/certa.
    E questo non é un bene…

    La memoria è determinante. È determinante perché io sono ricco di memorie e l’uomo che non ha memoria è un pover’uomo, perché essa dovrebbe arricchire la vita, dar diritto, far fare dei confronti, dar la possibilità di pensare ad errori o cose giuste fatte. Non si tratta di un esame di coscienza, ma di qualche cosa che va al di là, perché con la memoria si possono fare dei bilanci, delle considerazioni, delle scelte, perché credo che uno scrittore, un poeta, uno scienziato, un lettore, un agricoltore, un uomo, uno che non ha memoria è un pover’uomo. Non si tratta di ricordare la scadenza di una data, ma qualche cosa di più, che dà molto valore alla vita.
    (Mario Rigoni Stern)

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