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Cronaca

Piano pandemico non aggiornato: la Gip di Roma riapre il caso

Piano pandemico non aggiornato: rinviati a giudizio Guerra e dirigenti ministero. Risultato possibile grazie all’opposizione dei familiari delle vittime del Covid

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guerra piano pandemico non aggiornato
Guerra fuori dalla Procura di Bergamo per la sua audizione nel novembre 2020

Il piano pandemico nazionale del 2006 non aggiornato, al centro del dibattito pubblico appena dopo la pandemia da Covid19 grazie al lavoro d’indagine della Procura di Bergamo, torna al centro del dibattito giudiziario.

Dopo le archiviazioni del Tribunale dei Ministri di Roma, che per competenza aveva avocato a sé gran parte delle posizioni degli indagati individuati dalla mastodontica inchiesta della Procura bergamasca guidata allora da Antonio Chiappani (indagine del Procuratore Aggiunto Maria Cristina Rota), la Gip del Tribunale di Roma ha disposto l’imputazione coatta per 4 persone, proprio in riferimento a questo capitolo fondamentale dell’inchiesta.

Piano pandemico non aggiornato: imputazione coatta per Guerra e 3 ex dirigenti del Ministero

La gip di Roma, Anna Maria Gavoni, ha disposto l’imputazione coatta per l’ex numero due dell’Oms Ranieri Guerra in relazione al mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale del 2006. Oltre per Guerra, all’epoca direttore generale del Ministero della Salute, l’imputazione coatta è stata decisa anche per Maria Grazia Pompa e Francesco Maraglino, ex direttori dell’Ufficio 5 del Ministero. Insieme a loro anche Giuseppe Ruocco, anch’esso ex direttore generale dell’ufficio di Prevenzione del ministero della Salute.

Nei loro confronti era stata disposta in precedenza l’archiviazione nell’ambito di uno stralcio dell’inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione del Covid poi trasferita per competenza a Roma. Nel provvedimento si legge che il pm deve disporre l’imputazione “in quanto indicati responsabili del mancato aggiornamento del Piano pandemico nazionale del 2006 e dell’omessa definizione dei piani di dettaglio” per il reato di ‘omissione o rifiuto di atti d’ufficio.

Risultato possibile grazie all’opposizione all’archiviazione dei legali dei familiari delle vittime

Questo risultato, che riapre la partita delle responsabilità sulla gestione della pandemia in Italia, dopo le archiviazioni del Tribunale dei Ministri, è conseguente all’opposizione all’archiviazione presentata a suo tempo da alcuni dei familiari delle vittime del Covid dell’Associazione #Sereniesempreuniti che da 5 anni lottano per la verità attraverso i legali del team. L’udienza si è svolta il 20 giugno 2024 al Tribunale di Roma alla presenza degli avvocati e di alcuni familiari (vedi foto).

“Siamo davvero molto soddisfatti di questo risultato e per l’approfondimento riservato alla questione così complessa che era oggetto dell’opposizione all’archiviazione da noi proposta avanti il Tribunale penale di Roma, discutendola all’udienza del 20 giugno 2024 – questo il commento del team Legale composto da Consuelo Locati, Alessandro Pedone, Luca Berni, Piero Pasini, Giovanni Benedetto e Elisabetta Gentile -“.

“Il GIP di Roma ha disposto l’imputazione coatta per Raniero Guerra, Giuseppe Ruocco, Maria Grazia Pompa e Francesco Maraglino quali responsabili del mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale del 2006 e dell’omessa definizione dei piani di dettaglio, come era stato individuato dalla Procura di Bergamo all’esito delle indagini chiuse nel marzo 2023. E’ un grande risultato – concludono – per noi quali legali di centinaia di familiari delle vittime e un pezzo di verità riconosciuta e di rispetto e dignità che viene ridata a quei corpi accatastati cui è stata negata anche la dignità della sepoltura”.

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