“La storia si ripete”, a Casnigo gulag e deportazione nei video di Giorgio Fornoni

CASNIGO – “La storia si ripete”. Un’amara constatazione che è anche il titolo della serata che sabato 25 gennaio a Casnigo (ore 20.45 – Teatro del Circolo Fratellanza) ricorda il tragico ripetersi nel mondo di situazioni abominevoli di morte e sopraffazione. Protagonista della serata, promossa dal Comune di Casnigo, sarà il giornalista Giorgio Fornoni di Ardesio.

Chi è Giorgio Fornoni

E’ un uomo che ha documentato dalla lavorazione della coca in Perù, al traffico di oro nell’ex Zaire, dall’evacuazione della Liberia e dell’Angola alla scalata dell’Himalaya. Dai guerriglieri Talebani all’ultimo avamposto militare russo sull’isola di Bering. Tutto non per interesse giornalistico (dal 1999 collabora anche con la redazione di Report su Rai Tre) ma per documentare a se stesso le tragedie umane. Nel corso dell’incontro (introdotto da Renato Peani, assessore comunale alla cultura) verranno proiettati estratti di alcuni reportage di Fornoni.

Innanzitutto “L’arcipelago della morte”, un viaggio attraverso le isole dei gulag nell’ex Unione Sovietica, accompagnato dall’intellettuale russo Gregory Pomeranc. Poi l’intervista con Nedo Fiano, morto nel 2020, tra i più attivi testimoni dell’Olocausto in Italia, sopravvissuto negli anni ’40 al Campo di Concentramento di Auschwitz, di cui ricorre quest’anno l’ottantesimo della liberazione.

Verrà infine proposto il docufilm “Una famiglia ebrea in fuga ad Ardesio”. Racconta la storia della famiglia di Leiser Schwamenthal e Alice Redlich. Commercianti ebrei, erano fuggiti da Vienna con il figlio Riccardo e dopo una vera e propria odissea che toccò anche Ferramonti in Calabria, avevano raggiunto Trescore, Clusone e infine le contrade montane di Ardesio. Nel 1944, ospitata da famiglie povere ma generose, nacque anche la piccola Liliana. Fornoni ha raccolto in video alcune testimonianze di persone che condivisero quell’esperienza sui monti, basandosi sulla trascrizione di un’intervista alla madre realizzata da Riccardo Schwamenthal nel 1986. La serata di Casnigo è ad ingresso libero.

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